NICOLETTA TEMPERA
Cronaca

La stupra e la tiene prigioniera Lei finge un malore e chiede aiuto Trentenne salvata dalla farmacista

La ragazza ha fatto il gesto dell’"help" e la professionista l’ha portata sul retro dove ha chiamato la polizia. Gli agenti hanno arrestato l’ex fidanzato per violenza sessuale, sequestro e maltrattamenti.

La stupra e la tiene prigioniera Lei finge un malore e chiede aiuto Trentenne salvata dalla farmacista

di Nicoletta Tempera

Un gesto convenzionale. Quattro dita che si aprono e poi chiudono a pugno. A significare, in un linguaggio non verbale, "ho bisogno di aiuto, ma non posso parlare". È bastato questo gesto, intercettato da una delle farmaciste, a salvare una trentenne, vittima della violenza del suo ex, diventato orco e padrone. E a far finire l’uomo in carcere, arrestato dalla polizia per violenza sessuale, sequestro di persona e maltrattamenti in famiglia. L’intervento è avvenuto nella mattina di martedì, alla farmacia di Porta San Vitale. "Abbiamo fatto solo quello che dovevamo", dice la titolare. Ma quel ‘solo’ è stato tantissimo.

E ha permesso di liberare da un giogo di amore tossico e violenza, prima psicologica e poi anche fisica, la donna. Stando a quanto ricostruito dagli agenti, la ragazza da sei anni aveva una relazione con il coetaneo, originario del Gambia. All’inizio la loro era una storia come tante. Ma dal 2021 erano iniziati i primi problemi. Pressioni, atteggiamenti morbosi di lui, insulti. In un crescendo che lo aveva portato a tentare di allontanare la vittima prima dalle amicizie, poi dalla famiglia. Vessazioni andate avanti fino a capodanno 2023, quando la donna decide di lasciarlo. E gli dà un ultimatum: "Hai sei mesi per trovarti un’altra casa". I sei mesi passano. Lui non se ne va e anzi diventa più aggressivo. Finché lei, lunedì mattina, decide di andare dai carabinieri a denunciarlo. Mette nero su bianco una relazione fatta di abusi psicologici e anche di percosse, nel corso delle liti, sempre più frequenti. I militari attivano immediatamente il Codice rosso. Firmata la denuncia, lei torna a casa. Nell’abitazione trova l’ex. Cominciano a discutere. E, al culmine della lite, per spingerlo ad andarsene, lei glielo dice: "Ti ho denunciato, te ne devi andare". Lui incassa, resta in silenzio. Ma medita vendetta. E quando arriva la sera, toglie chiavi e telefono alla ragazza. La sequestra in casa e abusa di lei, costringendola ad avere un rapporto sessuale. Poi le dice che sarebbe potuta uscire solo per andare insieme con lui dai carabinieri, a ritirare la denuncia. Lei capisce che quella è la sua unica via di uscita. E finge di accettare. La mattina dopo, però, di fronte alla farmacia simula un malore. Gli chiede di entrare. E una volta dentro, fa segno con le dita alla farmacista. La professionista comprende che la giovane è in pericolo. Con la scusa di misurarle la pressione la porta sul retro, mentre lui attende tra gli altri clienti. Si fa raccontare cos’è accaduto. E poi chiama subito la polizia. Che arriva e trova l’uomo ancora in fila. Scattano le manette e lui viene portato alla Dozza, in attesa di convalida. E delle misure eventuali che scaturiranno dalla denuncia presentata dalla trentenne, finalmente libera da un incubo.