Bologna, 1 novembre 2024 – "La posizione del Dall’Ara, urbanisticamente, non è corretta: pone grandi disagi". L’architetto Andrea Trebbi scuote la testa al nuovo accordo per l’eventuale ristrutturazione del Dall’Ara, sia per "la cifra folle a cui ammonterebbero le spese" sia per "il contesto sbagliato in cui è calata la struttura".
Trebbi, di che disagi parla?
"La locazione del Dall’Ara è incongrua rispetto alla dimensione che l’impianto richiederebbe se giocassimo delle partite a livello internazionale, proprio come sta accadendo ora, e anche per i disagi che questa dimensione procura al quartiere".
L’area Costa-Saragozza non è idonea per uno stadio?
"Lo stadio dovrebbe trovarsi nelle zone periferiche. Ed effettivamente, quando fu costruito, il Dall’Ara si trovava in mezzo ai campi, ma ora non è più così".
Quali sono le criticità che sorgono in un contesto di centralità urbana?
"L’inserimento dello stadio nell’area Costa-Saragozza non è supportato da una serie di spazi, collegamenti e infrastrutture che possano autorizzarne il proseguimento e l’uso. Quando c’è la partita, Saragozza viene murata ed è una condizione insostenibile".
In che senso?
"In zona non ci si muove non perché i tifosi vanno al Dall’Ara in macchina, ma perché per motivi di sicurezza le forze dell’ordine chiudono le strade. Se si tratta di seguire un solo campionato, con una partita in casa ogni due settimane, la tollerabilità c’è".
Il Bologna calcio, però, ora è in Champions League.
"L’auspicio è che il Bologna calcio rimanga in Champions e che competa anche in altri circuiti europei, ma vivere il caos dei match anche in settimana è infattibile".
Ma a lei piace il Dall’Ara?
"Il Dall’Ara è una risorsa territoriale enorme e sarebbe un impianto ideale per attività collaterali alla riabilitazione fisica delle persone: palestre, ambulatori, discipline artistiche o ginnastica. Tutti sport poco praticati, che in questo modo avrebbero un impianto. E il Dall’Ara potrebbe anche diventare lo stadio dell’atletica in Italia, ma anche questo avrebbe un costo".
A proposito di costi: l’accordo tra Bologna calcio e Webuild è milionario. È esagerato?
"Una cifra folle che, alla fine, supererà i 200 milioni di euro. E a questo si aggiunge la costruzione dello stadio sostitutivo al Caab, dove non ci sarebbe un’ambiente confortevole. In base al singolo progetto, sarebbe più conveniente costruire una nuova struttura definitiva da zero".
Quale sarebbe il giusto contesto?
"Un’area efficacemente servita da reti stradali, su una direttrice larga che è pertinente a un impianto sportivo".
m. m.