Tanto, tantissimo ruota intorno ai fondi che arrivano da Roma se si parla di sanità nell’istituzione Regione, e lo sa talmente bene Elena Ugolini che ieri davanti alla stampa ha snocciolato uno per uno i punti del suo programma di rilancio sanitario partendo proprio dal nodo delle risorse. Un piano ambizioso quello della candidata del centrodestra, che al contrario dello sfidante Michele de Pascale assolve l’attuale governo da ogni possibile mancanza. Per Ugolini, infatti, l’impegno profuso fin qui dal governo Meloni è sufficiente. "Ha stanziato la cifra più alta destinata alla sanità nell’ultimo decennio – ha sottolineato –, e il ministro Schillaci è già pronto a stanziare altri due miliardi di euro, sui quattro che abbiamo chiesto, da dedicare in particolare alle nuove assunzioni di personale. Ma, prima di chiedere altri soldi, bisogna chiedersi se quelli che vengono dati sono spesi con efficacia. E poi bisogna chiedersi dove trovarli, perché siamo abituati a spendere ciò che non abbiamo".
BILANCIO E CAU
La candidata ha messo poi nel mirino la pronuncia della Corte dei Conti del 18 ottobre sui conti di viale Aldo Moro (il cosiddetto ‘giudizio di parifica’). "Poi potremmo fare dei ragionamenti, capire come sono stati spesi i soldi e vedere se altre Regioni sono più virtuose. L’operazione dei Cau è un esempio, perché è stata fatta alla cieca senza sapere quanto costano. È indispensabile da parte del governo centrale – ha continuato l’ex sottosegretaria dell’esecutivo Monti – proseguire l’impegno a destinare risorse economiche adeguate, in linea con quelle stanziate per il triennio 2025-2027, ossia 135,4 miliardi di euro".
LA GOVERNANCE
"Occorre mantenere un servizio sanitario pubblico universalistico, è il primo obiettivo – ha continuato Ugolini parlando nel suo comitato elettorale di via del Cane, a Bologna –. Serve un nuovo umanesimo che metta al centro le relazioni. Relativamente alla governance, è necessario cambiare il sistema e rendere concreto il principio di sussidiarietà attraverso un modello di amministrazione condivisa, valorizzando gli strumenti della programmazione partecipata e della co-progettazione. Sul piano dell’occupazione nella sanità, inoltre, una delle criticità più rilevanti è rappresentata dal tetto che la normativa nazionale pone alle assunzioni del personale. E’ indispensabile che questo limite venga rimosso".
I MEDICI DI BASE
Per Ugolini è centrale inoltre una "presa in carico multidimensionale da parte dei servizi sanitari e sociosanitari per le persone affette da patologie croniche e fortemente invalidanti, con alto carico assistenziale, come le patologie oncologiche". Il nuovo modello di presa in carico è "in grado di garantire semplificazione, integrazione e continuità delle cure e dell’assistenza, a partire dal ruolo della medicina generale per la definizione del percorso di cura e di assistenza. Servono punti di riferimento certi – ha proseguito la candidata – per le famiglie in grado di affiancare le persone con una attività di garante della continuità e facilitatore nella fruizione dei servizi – l’esempio delle case manager – , la programmazione delle attività cliniche direttamente a carico degli operatori del servizio sanitario, con esami e visite programmate e prenotate direttamente dai servizi".
L’EMERGENZA
Ugolini è poi passata dal segnalare un accordo possibile con il governo su nuove frontiere della digitalizzazione di tutto il sistema, fino ad approdare a un ridisegno del sistema dell’urgenza "decongestionando i pronto soccorso – ha sottolineato –.
È urgente e inderogabile una netta e vera riorganizzazione di questo sistema tanto nella parte ospedaliera quanto in quella territoriale. Bisogna avvicinare le strutture ai territori interni" e più sguarniti, e i pronto soccorso ospedalieri "non possono oggi affrontare con gli stessi organici di 30 anni fa, i bisogni di una popolazione mediamente più anziana con tutti i correlati di questa demografia".
LO PSICOLOGO
Ugolini ha infine risposto alla proposta di Isabella Conti, candidata bolognese alle Regionali nella lista del Pd. "Psicologo gratis per ragazze e ragazzi sotto i 26 anni", ha detto Conti. "Si deve lavorare sulla prevenzione, non sulla patologia – la bocciatura di Ugolini – . Dobbiamo fare in modo che genitori e insegnanti abbiano gli strumenti per capire chi hanno davanti, le domande dei nostri giovani vanno intercettate prima".