Nei giorni scorsi è uscito il centesimo numero della rivista di storia locale Nuèter. Quella della pubblicazione e dell’omonimo gruppo studi che, a cadenza semestrale, ne cura l’uscita è una storia che viene da lontano: il primo numero risale al giugno 1975.
"L’idea venne a me e a Maurizio Pozzi - racconta il professor Renzo Zagnoni, presidente dell’associazione - nell’ambito delle iniziative culturali realizzate al circolo Giovanni Fornasini di Porretta Terme. Io e Maurizio avevamo appena concluso una ricerca storica compiuta con il supporto di don Ivo Cevenini, indimenticato parroco di Granaglione, nei confronti del quale Nuèter ha più di un debito di riconoscenza. Avevamo in mente l’esempio de ‘La Musola’, una rivista ben fatta però dedicata al solo comune di Lizzano in Belvedere. Noi avevamo l’ambizione di coprire un territorio più vasto e, a distanza di cinquant’anni, posso tranquillamente affermare che ce l’abbiamo fatta: nel tempo ci siamo occupati di montagna bolognese, pistoiese e, in misura minore, modenese. Per evitare di rivolgerci a un contesto troppo limitato, nel tempo abbiamo rimosso il sottotitolo dialettale della rivista ‘i sit e i quee’, i posti e le cose".
La produzione editoriale di Nuèter è notevole. Oltre la rivista sono stati pubblicati circa duecento volumi, tra ricerche originali e atti di convegni. Alcune centinaia i collaboratori e, fra questi, alcuni nomi della cultura nazionale. Tra i volti noti, il cantautore Francesco Guccini, per anni curatore della rubrica ‘Quassù parlano diverso’ dedicata al dialetto pavanese, lo storico medievale Franco Cardini e l’architetto inglese Bill Homes.
"Nel 2025 festeggeremo in modo solenne i cinquant’anni di vita - conclude Zagnoni. Troppo presto per sapere come, però una cosa è certa: la ricorrenza merita di essere celebrata, eccome".
Fabio Marchioni