ZOE PEDERZINI
Cronaca

La Regione: "Abbattere il guado sull’Idice"

Struttura considerata pericolosa in caso di altre piene. Il no dei residenti: "L’abbiamo realizzata con le nostre mani, fermeremo le ruspe"

Bologna, 21 settembre 2023 – Il guado di Monterenzio verrà distrutto. Questo quanto è stato comunicato dalla Regione a seguito di un’apposita richiesta in merito fatta nell’ultimo consiglio comunale. L’opera, che in meno di una settimana, era stata costruita dai ‘sette eroi’, imprenditori locali ed edili di Monterenzio, per ovviare alla mancanza della Sp7 Idice, interrotta da innumerevoli frane da maggio, era diventata il simbolo della forza del paese e di come l’unione faccia davvero la forza quando si tratta del bene comune.

Il guado, infatti, aveva permesso una via comoda e celere, vicino al centro del paese, per arrivare in quelle frazioni rimaste isolate e prima raggiungibili solo dalla Sp7 Idice, strada principale che attraversa il paese. Ora, però, che la Sp7 è stata riaperta, anche se con traffico alternato, viene già prospettata la demolizione del guado. Così si legge nella nota della Regione: "La demolizione avverrà appena la Sp7 riprenderà il doppio senso di marcia".

Tale decisione è motivata dal fatto che a "il guado in oggetto, tipologia di struttura tipicamente provvisoria facilmente sormontabile da piene poco più che ordinarie, non consente le adeguate garanzie di sicurezza idraulica, in quanto costituisce un ostacolo al libero deflusso delle acque e rende probabile la sua ostruzione a causa del passaggio di vegetazione fluitata".

La rabbia in paese, dove ormai non si parla d’altro, è tanta ed è già in fase di organizzazione un sit-in di protesta. I primi ad esprimersi sono gli stessi costruttori del guado: "La risposta ricevuta dalla Regione non lascia la possibilità ad alcuna trattativa. Il guado deve essere demolito quando la provinciale sarà ultimata – spiegano –. Dobbiamo organizzarci il più presto possibile per creare un presidio permanente e far sì che nel giro di pochi minuti il guado sia pieno di persone che ne impediscano la demolizione. Il guado, come abbiamo detto più volte, non si tocca. Credo che tutti siamo consapevoli che i problemi della provinciale non siano finiti e che, anche se ci auguriamo tutti che non sia così, quello che è successo potrebbe ricapitare e l’alternativa del guado è fondamentale. Se le piogge dovessero tornare, e le frane con queste, saremo punto e a capo e avranno distrutto l’unica seconda soluzione che con il sudore e l’amore per il nostro paese abbiamo creato".

In paese, poi, aggiungono: "La fiancata della montagna rimane ancora evidentemente nuda e vulnerabile alle future piogge e conseguentemente a smottamenti e frane. La distruzione del guado taglierebbe la possibilità di avere una soluzione a portata di mano in situazioni che abbiamo appena vissuto. Rimane importantissimo l’aspetto emotivo che rappresenta questa costruzione per tutta la comunità. Negli avvenimenti critici che abbiamo vissuto questo manufatto è divenuto un simbolo per tutti perché ha riunito la gente come non mai", concludono i residenti.