MARIATERESA MASTROMARINO
Cronaca

La reazione dei commercianti: "Inciviltà che nulla ha di politico. Noi rispondiamo riaprendo subito"

Tonelli (Ascom): "Mettiamo a disposizione telecamere e testimonianze. I danni? Per decine di migliaia di euro. Avvistate anche baby gang. Ora prevenzione contro il clima d’odio per cui questa città ha già pagato".

"Quanto accaduto è molto grave. Un episodio che condanniamo fermamente" e per il quale si sono spese le forze dell’ordine, a cui va "il nostro sostegno e solidarietà". Non usano mezzi termini Confcommercio Ascom e Confesercenti, ripercorrendo la guerriglia, le risse e i tafferugli di sabato in centro storico, che hanno portato alla danneggiamento e alla distruzione di vetrine, attività e pubblici esercizi.

La reazione dei commercianti: "Inciviltà che nulla ha di politico. Noi rispondiamo riaprendo subito"
La conta dei danni per i commercianti ammonta a decine di. migliaia di euro, per le singole attività colpite dai vandali

Il giorno dopo serve per quantificare i danni, anche se ci vorrà più tempo per delineare una cifra esatta. Per ora, parliamo di "decine di migliaia di euro per le diverse attività, in particolare i pubblici esercizi, che hanno subìto i danni di atti vandalici che nulla hanno di politico – tuona il direttore generale di Ascom Giancarlo Tonelli –. I nostri imprenditori riapriranno già oggi, dando una risposta forte a questo accaduto inaccettabile: Bologna non può essere violata in questo modo". Scene di inciviltà che nulla hanno a che fare con la solidarietà, ‘motore’ primario del presidio non autorizzato. Proprio per questo,"i giovani responsabili di questi atti e delle aggressioni alle forze dell’ordine vanno identificati e perseguiti penalmente – continua Tonelli –. Dovranno essere loro a pagare i danni fatti. Occorre avviare un’indagine che veda coesa la città, dalla magistratura alle istituzioni, in primis il Comune, con le associazioni di categoria". L’unione deve "impedire che si ripetano questi episodi violenti, che promuovono odio nei confronti dell’Italia e della nostra città".

In questo percorso è fondamentale "mettere in atto iniziative di prevenzione e controllo per evitare che si coltivino proteste e disagi che creano instabilità – prosegue il dg –. Bologna, a cominciare da Marco Biagi, ha già pagato un clima d’odio che nessuno può rimettere in campo". Intanto, Ascom mette "a disposizione i filmati delle telecamere delle attività e le testimonianze degli associati presenti, per individuare i responsabili – chiude Tonelli –. Chi ha visto gli scontri ha avuto la sensazione che fossero coinvolte anche baby gang. Evidentemente è stata l’occasione per mettere in campo una protesta violenta contro Bologna e l’Italia da parte di gruppi di giovani, di cui molti italiani di seconda generazione o stranieri. Quanto accaduto a Ramy è una faccenda seria, ma la solidarietà alle forze dell’ordine resta immutata, per il lavoro che fanno ogni giorno".

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Parole condivise da Confesercenti, che in una nota sottolinea come la scomparsa di Ramy "riguardi eventuali responsabilità dei singoli e non sia il pretesto per una guerriglia urbana. Solidarietà alle forze dell’ordine che hanno impedito atti vandalici ben peggiori alle attività produttive. Siamo al fianco di chi è stato colpito e ci stringiamo attorno alla comunità ebraica per l’atto di intimidazione nel corso della manifestazione, che nulla ha da spartire con le vicende del Medio Oriente".