È stata rinviata al prossimo 9 aprile l’udienza al Tar sui ricorsi di 11 attivisti di Extinction Rebellion che hanno ricevuto il foglio di via dopo la protesta dello scorso 9 luglio a Palazzo D’Accursio contro il G7 dedicato a scienza e tecnologia. In particolare, due di loro si erano calati dal tetto del Comune per esporre lo striscione "G7: la vostra tecnologia, il nostro collasso", mentre gli altri si erano seduti e incatenati tra loro all’ingresso del Palazzo.
Prima che il rinivio fosse reso noto, ieri mattina, uno sparuto gruppetto di attivisti (una decina in tutto) si è posizionato davanti al tribunale penale di via d’Azeglio per protestare contro le misure ai ‘colleghi’ e in loro solidarietà, sventolando cartelloni a tema. Peccato solo per una piccola svista iniziale: il tribunale davanti a cui si erano messi a manifestare non era infatti quello giusto, dato che la sede del Tar è qualche civico più in là, sempre sulla stessa via; capito il malinteso, il gruppetto si è dunque spostato alcune decine di metri oltre, sempre sotto al portico dell’ex ospedale dei Bastardini. Il presidio, già annunciato dalla rete del movimento ambientalista, è stato vigilato continuamente dalle forze dell’ordine. Il tratto di via d’Azeglio davanti al tribunale è stato monitorato da una camionetta della polizia, un mezzo dei carabinieri e alcune auto della polizia locale; ma alla fine all’appuntamento si è presentato solo una manciata di manifestanti. In aula si sarebbe dovuta discutere un’istanza cautelare presentata dagli avvocati degli 11 attivisti per chiedere la sospensione dei provvedimenti, ma poi i legali Ettore Grenci e Gianluca Vitale hanno spiegato che è stato deciso di rinviare tutto al 9 aprile, quando sarà discusso il merito del ricorso.
f. o.