"Quando mi hanno riferito dell’accoltellamento pensavo di aver capito male, non potevo credere che fosse successa una cosa tanto grave". La presidente del Santo Stefano, Rosa Amorevole, ieri, è corsa al Baraccano appena saputo dell’aggressione, violentissima, subita da un dipendente comunale, responsabile dell’ufficio Reti e Lavoro di Comunità del Quartiere. "Mi sono subito messa in contatto con la moglie e con la sorella del nostro collega, per informarle dell’accaduto – spiega la presidente Amorevole –. Poi ho chiamato anche il sindaco".
Assieme a Matteo Lepore, alla vice Emily Clancy e alla capo di gabinetto Matilde Madrid, "siamo andati in ospedale, ad accertarci delle condizioni del ferito. Ci avevano detto che era gravissimo, ma una volta in pronto soccorso la situazione è apparsa migliore. Siamo riusciti a vederlo un attimo, dal vetro, sedato subito dopo la fine del primo intervento a cui è stato sottoposto. Siamo tutti vicini a lui e alla sua famiglia". Dal Comune aggiungono di riporre "la massima fiducia affinché le autorità inquirenti possano assicurare alla giustizia il responsabile". Responsabile che è stato bloccato dalla polizia in via San Petronio Vecchio e arrestato.
Amorevole, ieri, ha preso subito contatti con il personale del bar del Baraccano, dove è avvenuta l’aggressione, per capire cosa fosse accaduto: "Mi hanno detto che quell’uomo era lì da un po’. Aveva chiesto dell’acqua, aveva letto il giornale. Non dava fastidio, non sembrava agitato – spiega –. Quando poi è entrato il nostro dipendente, che era sceso in pausa a prendere un ghiacciolo, con il caldo che faceva, lo ha chiamato per nome. E poi mi hanno detto che gli è saltato addosso, ferendolo con una decina di coltellate. Un fatto incredibile".
E agghiacciante, se si pensa che già il giorno precedente l’uomo era andato al bar, rimanendoci per un po’ prima di andar via. "Aveva detto ai baristi – dice ancora la presidente – di avere un appuntamento con lui. E pensare – aggiunge Amorevole – che ieri era l’ultimo giorno di apertura del bar, che poi avrebbe chiuso per ferie. Questa persona è riuscita ad agire nell’ultimo giorno utile per farlo. Adesso noi siamo tutti vicini alla vittima, una persona con cui lavoro ogni giorno a un ufficio di distanza. In Quartiere siamo rimasti tutti basiti. I colleghi appena saputo sono corsi in ospedale, c’è grande vicinanza".