A due passi dallo stadio, illuminato a festa e ovviamente di rossoblù, troviamo il Pub Number 10. Uno dei punti di riferimento per i tifosi del Bologna. Nella fredda serata che accompagna la quarta gara di Champions contro la formazione del Monaco, il pub è gremito di gente e già dal fischio d’inizio l’atmosfera si scalda. La prima occasione arriva al nono minuto con Miranda che si coordina bene e sfiora la traversa di pochissimo. Ovviamente il Pub risponde tuonando. Al quindicesimo, un’altra azione da gol conferma la voglia del Bfc, dopo due sconfitte consecutive contro le inglesi, di fare punti in un girone che, partita contro il Lilla a parte, rischia di avere un finale amaro. Il primo tempo si chiude sullo zero a zero, un gol annullato ai monegaschi e un gol annullato ai rossoblù. È palla al centro.
"Sono tutti fuori di testa, i tifosi. Ognuno, da inizio Champions, vuole lo stesso tavolo della volta prima e ordina le stesse bevande, alcuni vogliono lo stesso bicchiere. C’è molta scaramanzia. Il sogno della massima competizione europea è vivo ma è durissima, sono tutti molto forti. E, secondo me, il Bologna di Italiano è più forte di quello di Motta. Alle volte basterebbe avere un po’ più di fortuna", dice Andrea, titolare del Number Ten. Il Bologna non demorde e continua a creare occasioni da gol, e il pub, ovviamente, li appoggia in toto.
"Lo stadio è pieno, come il Number Ten. Mi aspetto che arrivino moltissimi altri tifosi, data la vicinanza con lo stadio, dopo la partita. Questo pub è il ritrovo per tutti coloro che per un motivo o per l’altro non vanno o non possono andare allo stadio. Comunque ci ritroviamo tutti qua a urlare forza Bfc", dice Gianluca, un tifosissimo rossoblù.
Il locale si trova in via Emilia Ponente, attivo dal 1976 e ristrutturato completamente nel 2001: richiama all’idea di un bar, in questo caso proprio di un pub, irlandese. L’unica differenza, i verdi trifogli sono stati sostituiti da sciarpe, slogan e bandiere rossoblù. Con una vasta scelta di birre, Guinness in cima alla lista, e altrettanti piatti, caldi e freddi, diventa un perfetto punto di riferimento per animare i cuori e le serate.
"Si vede che i giocatori ci mettono tutto il cuore. Come dicono in molti, tutta la formazione sta risentendo dei ritmi serrati del calendario di quest’anno. Ci si aspettava sarebbe stata dura, ma mi pare stiamo lottando per ogni passaggio, rimpallo e tiro" dice Andrea, tifoso doc.
Purtroppo, all’86esimo minuto, tra lo sconforto del Number Ten, i guantoni di Skorupski non riescono a far nulla su Kehrer, che segna: 0-1. Le luci, in via Emilia Ponente, si spengono.
Alberto Biondi