"Non ci sono informazioni chiare su cosa intendano organizzare a Bologna sabato prossimo", ha detto, ieri mattina, il sindaco Lepore, riferendosi all’iniziativa annunciata da Rete dei Patrioti e Casa Pound. Neppure negli uffici della Digos è chiaro: ancora non è stata preannunciata nessuna manifestazione da parte del gruppo di estrema destra. Da quanto trapela, tuttavia, potrebbe trattarsi di una ‘passeggiata’ di alcuni singoli esponenti in centro, dove saranno ripercorsi i luoghi vandalizzati sabato sera.
Questo, mentre già sono state annunciate altre due manifestazioni, questa volta per venerdì: una contro il ddl Sicurezza, l’altra contro la guerra. La prima, organizzata dal nodo bolognese della rete nazionale contro il ddl Sicurezza, sostenuta da Amnesty, Libera, Extinction Rebellion, Arci, Ugs, Link, Municipi Sociali Làbas/Tpo, Adl Cobas, Mediterranea, Vag61 e Antigone, è convocata per le 19 sotto le finestre della Prefettura. Qui, tutti i partecipanti sono invitati a portare luci o lumini e accenderli per protestare "contro le misure liberticide del Governo e l’accelerazione nell’approvazione" del decreto. L’altra manifestazione, organizzata da Potere al Popolo, è invece alle 17 davanti alla caserma Cialdini di via Urbana, sede del Comando militare dell’Emilia-Romagna, per mobilitarsi "contro il supporto e le complicità militari dell’Occidente al genocidio e alla guerra di Israele volta all’annientamento di tutti i popoli del Medioriente. Contro le complicità del comparto militare italiano, della Ue e della Nato. Per fermare l’economia di guerra e la nuova corsa agli armamenti intrapresa dai nostri governi".