di Paolo Rosato
Luigi Tosiani, segretario provinciale del Pd, Enrico Letta l’ha detto chiaramente: Il Pd non può temere le primarie del centrosinistra.
"Queste primarie rafforzeranno Pd e centrosinistra, li allargheranno e arricchiranno. Sono nel solco della storia di questa città, ci permetteranno di costruire un nuovo Ulivo, aperto anche all’alleanza con il M5s".
Sembrava che qualcuno nel Pd non le volesse fare più.
"In una città dove il Pd è al 40%, questa scelta delle primarie la rivendichiamo con convinzione. Le ho lanciate io per primo nello scorso luglio e le ho difese quando erano in bilico. Condivido le parole di Letta, siano caratterizzate dall’amore per questa città. Siamo al 25 aprile, cito il partigiano don Primo Mazzolari: non dobbiamo morire di prudenza, ma vivere di coraggio".
Ma la coalizione reggerà? M5s e sinistra affermano che non ci saranno se vincerà Isabella Conti. L’alleanza sarà decisa dall’esito delle primarie?
"Rivendico il percorso che ci ha permesso oggi di avere questa possibilità, unica in tutta Italia, di avere una coalizione così larga, riformista e progressista. Abbiamo cucito dove altri tentano di strappare. Credo che il contributo di sinistra, europeisti ed ecologisti sia importante e vada tenuto assieme, mercoledì partirà il tavolo della coalizione e inizierà il Cantiere. Nel solco dell’Ulivo, scriveremo assieme il programma della città. Verrà firmato un patto di coalizione a partire da una base di contenuti comuni, è importante tenere assieme anche le forze che non parteciperanno alle primarie".
Ma il patto di coalizione sarà vincolante, chiunque vincesse le primarie?
"Chi lo sottoscriverà accetterà di stare dentro. Chi non è interessato alle primarie potrà discuterne dopo con chi le vincerà e con la coalizione".
Quasi metà Direzione Pd dice che siete in ritardo, che il percorso è stato insoddisfacente, che la coalizione non c’è. E la mettono in discussione.
"Credo che la dialettica sia fisiologica, a maggior ragione in organismi datati 2017, tante ere politiche fa. Mi hanno insegnato che fatti sono più ostinati delle opinioni. Come per le amministrative 2019, le Regionali 2020 e le feste riportate al Parco Nord, anche per queste Comunali ci confronteremo rispetto ai risultati che si sono ottenuti, alle scelte che ognuno di noi ha fatto e ai comportamenti. Non è il momento di una discussione tra di noi, si parli di Bologna che viene prima"
C’è il partito spaccato a metà. Letta le ha chiesto di ricucire?
"Nelle cucine delle Feste, che tra poco riapriranno, ci chiedono di non ripetere gli errori di sempre. Di lavorare per questa comunità che è un ’noi’, che è più importante per le ambizioni dei singoli. E’ sempre stata la mia missione, il mio impegno continuerà nei prossimi mesi".
Perché pezzi del Pd stanno scegliendo Isabella Conti?
"Il Pd è uno spazio aperto dove hanno cittadinanza le idee di tutti. Però è anche una comunità, nessuno di noi potrebbe avere ruoli e responsabilità che ha senza questa comunità. I comportamenti di ognuno si ispirano anche al valore che si dà a questa comunità straordinaria".
Accetterà le dimissioni presentate da Marco Lombardo, che appoggia Isabella Conti?
"Non ci si dimette dal Pd. Si sceglie liberamente se farne parte"
Le rifaccio la domanda: c’è un Pd spaccato a metà, che si fa?
"Rivendico il lavoro di questi anni, riconosciuto dalla base. Siamo di fronte a una scelta: dividerci, come nella storia della sinistra capita spesso, o scegliere le ragioni delll’unità. L’avversario è la Destra, non chi siede al nostro fianco".
Letta ha fatto il suo in bocca al lupo a Matteo Lepore. Lei è sulla stessa linea?
"Lepore ha lavorato bene, ha una visione di città, è strutturato e negli ultimi messi ha percorso una strada maturando una capacità di includere, capacità fondamentale per fare il sindaco. Sono sulla linea di Letta".
Isabella Conti.
"Siamo amici e ci stimiamo. Abbiamo fatto però scelte diverse. Le sue idee si confronteranno con le idee degli altri".
Renzi è come Salvini?
"La storia di questa città è fatta di autodeterminazione, di autonomia e di scelta democratica. Ho sempre lavorato perché i giochi delle correnti nazionali restino fuori da Bologna".
Si riferisce anche all’appoggio alla Conti di Andrea Marcucci, dirigente nazionale Pd?
"Vale per la correnti interne e anche per le dinamiche dei partiti nazionali. Bologna è libera e indipendente".
Isabella Conti e Alberto Aitini si sono incontrati in centro a Bologna. Un possibile ticket da temere?
"Isabella conosce tante persone nel Pd. Alberto è il segretario cittadino, si è candidato e ha posto dei temi che fanno bene al confronto delle primarie".