GIANLUCA SEPE
Cronaca

La marea gialla tra passione e tifo: "Essere qui, un’emozione fortissima"

L’entusiasmo degli spettatori lungo il percorso. E il coprisellino de ’il Resto del Carlino’ è andato a ruba

La marea gialla tra passione e tifo: "Essere qui, un’emozione fortissima"

La marea gialla tra passione e tifo: "Essere qui, un’emozione fortissima"

Una marea gialla invade Bologna. A poco più di un mese dall’onda rossoblù che ha conquistato il centro, questa volta tocca al ciclismo portare entusiasmo e festa all’ombra delle due Torri. Il Tour de France accende Piazza VIII Agosto, dove il Fan Park e la seconda tappa della Grande Boucle hanno il loro epilogo tra due ali di folla festante. C’è il giallo appunto, dei tanti cappellini che richiamano il colore simbolo della grande classica delle due ruote a pedali ma c’è anche tanto rossoblù appunto, con la gente che non ha esitato ad indossare con orgoglio la maglia del Bologna Calcio per sfoggiarla in questo giorno di festa.

Tante poi le maglie bianche a pois rossi che richiamano quella del leader della classifica scalatori. E tra la folla anche le hostess de il Resto del Carlino, con gli omaggi a tema ciclistico per i presenti, a partire dai coprisellino ‘griffati’ con la nostra testata. È una festa di tutti, di chi ama la bicicletta, di chi è cresciuto in sella o di chi la utilizza tutti i giorni, bolognesi e non.

Come Nicolas, studente francese di ingegneria che dal villaggio di Veckring in Alsazia è arrivato in Emilia portando il tricolore francese sulle spalle e una teglia di lasagna tra le mani, quasi a sottolineare che il suo processo di adattamento è ben avviato. Lui, il Tour lo guardava sul divano con suo nonno e ora, da grande, se l’è ritrovato sotto casa. "Sono felice per questo giorno di festa – racconta in un italiano quasi perfetto –, vado in bici da quando sono piccolo". Ha il sorriso ben stampato sulla faccia, mentre dispensa lasagne e aspetta trepidante l’arrivo.

Un po’ come Francesco, bolognese doc, che indossa la maglia rossoblù celebrativa realizzata da Santini proprio per la tappa di Bologna: "Attendevamo tanto questa giornata, sono un ciclista appassionato. Mi sono fermato qui in piazza dove si concentra tutto. È incredibile da vivere e da pensare il Tour qui. Il Giro d’Italia è una dimensione diversa. Quasi un sogno. Ricordo le lotte tra Basso e Armstrong. È una tappa densa di storia, anche per Marco Pantani".

La passione è il filo conduttore anche per David, vestito da ciclista e pronto il grande arrivo: "Siamo venuti qui in bici ma non con quella seria (ride, ndr), prima siamo passati anche a Botteghino. Sono appassionato e praticante in una squadra amatoriale. Una tappa qui è un po’ come la finale di un Mondiale in casa, un evento. L’organizzazione per ora è impeccabile. Il Tour in Italia è una festa, a Bologna una festa ancora più grande". Talmente grande che tra la marea gialla e quella rossoblu di qualche mese fa non ha dubbi: "Da bolognese trapiantato mi tireranno le orecchie, ma è meglio questa!".

C’è addirittura chi è arrivato dall’Austria per seguire il Tour da vicino, con tanto di bici al seguito per ripercorrere le strade delle due tappe: "Siamo arrivati venerdì – racconta Andreas –, abbiamo seguito il percorso ieri e oggi siamo qui per l’arrivo. C’è una bellissima atmosfera. Vorremmo salire anche a San Luca".

Di bici se ne vedono tante, perché anche chi non va veloce come Vauquelin, vincitore di tappa, salendo in sella vuole vivere un suo pezzo di Tour. Come Simone, che insieme a Federico e Fabrizio ha portato la sua fino a Trebbo di Reno per poi salire alle Orfanelle per aspettare il passaggio: "Siamo grandi appassionati, ieri eravamo al Passo del Barbotto in Romagna e oggi siamo qui per seguire ancora da vicino il Tour." Una piazza piena anche di tante famiglie che non si sono volute perdere, nonostante il caldo, questa incredibile festa. Perchè l’onda gialla è di tutti e tra i campioni che sfrecciano su via Irnerio si vedono solo sorrisi. Poco importa chi ha vinto, una pedalata così non si scorda facilmente.