La luce della Luna d’argento illumina le vite messe da parte

Lorenzo Sassoli de’ Bianchi oggi in Salaborsa presenta il suo ultimo libro dedicato ai rapporti tra le generazioni

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di Pierfrancesco Pacoda

E’ una luce malinconica, soffusa, teneramente romantica quella che invade le pagine del nuovo romanzo di Lorenzo Sassoli de’ Bianchi, La Luna Argento (Sperling&Kupfer), che l’autore presenta oggi alle 18 in Salaborsa all’interno della rassegna ’Le voci dei libri’ con l’introduzione di Guido Magnisi. Una luce che domina una storia di rapporti complessi tra generazioni.

Sassoli, il suo libro è un omaggio all’essere umano.

"E’ una storia dalla parte degli ultimi, degli emarginati, non per una questione sociale, ma anagrafica. E’ una storia di vecchiaia e della sua dignità negata, di come la nostra società spinga ai bordi chi, per età, non può più rispondere alle ossessive esigenze produttive che governano le nostre esistenze. Una vicenda, certo, di esseri umani dei quali tendiamo a dimenticare l’esistenza".

Proprio come il personaggio protagonista del racconto.

"Leone Caetani è un poeta che nessuno ricorda, esiliato dalla vita, un uomo che ha fatto della parola e dell’ispirazione la ragione di essere e che è stato ‘confinato’ in un ricovero per anziani artisti. Qui le giornate si consumano nell’attesa della fine, della morte, nel più assoluto disinteresse del resto del mondo, che nasconde, come si fa con la polvere sotto il tappeto, il suo aspetto più maleodorante, non presentabile, gli scarti che non rispondono all’immagine patinata del successo alla quale siamo costretti ad adeguarci".

Un romanzo dalla forte valenza sociale.

"Non per una scelta, ma perché raccontare una gigantesca rimozione, come quella che tutti facciamo della vecchiaia, porta naturalmente a delle considerazioni etiche, a ripensare a che straordinarie risorse gli anziani possono ancora mettere a disposizione. Se solo avessimo la forza di conoscerli, di considerarli parte integrante del mondo in cui viviamo".

Il libro è caratterizzato da una straordinaria galleria di personaggi.

"Sì, sono loro che costruiscono la storia. Io parto dalle ambientazioni, dalle tipologie umane che affollano i miei racconti e che definiscono la trama. In La Luna d’argento, che segue La Luna rossa e La Luna bianca, ci sono i compagni di Leone all’interno del Santa Tea,il ricovero dove vive. C’è una sorta di giustiziere che è investito del ruolo di accompagnare gli ospiti verso la fine. Ma si imbatterà anche in una ambigua presenza giovane, una ragazza che sembra potergli offrire l’illusoria consolazione di tornare a essere utile per gli altri. Tutte figure che condividono con lui la stessa malattia, quella della solitudine".

Il libro si chiude con un’appendice molto particolare.

"La fase preparatoria di ogni mio romanzo è fatta di tantissime letture, approfondimenti, analisi. Mi documento consultando sia saggi che romanzi sull’argomento che sarà al centro del racconto. Un patrimonio di conoscenze che mi piace condividere con i miei lettori. Così, anche La Luna argento è completata da una bibliografia con le mie indicazioni dei libri che hanno fatto nascere la storia".