REDAZIONE BOLOGNA

La lotta contro il granchio blu: "Polpi in mare per fermarlo"

Emilia-Romagna, nuove risorse della Regione e progetto per contenere il crostaceo

A Goro il presidente Michele de Pascale ha affrontato il tema dell’emergenza granchio blu

A Goro il presidente Michele de Pascale ha affrontato il tema dell’emergenza granchio blu

di Marco Principini

Nuove risorse contro il granchio blu. La Regione Emilia-Romagna, infatti, ha previsto nel bilancio 2025 un ulteriore stanziamento di un milione di euro di risorse regionali per far fronte all’emergenza, fondi che saranno dedicati a coprire le spese sostenute dalle imprese per il suo smaltimento e trasporto. Ma soprattutto alle porte c’è anche una collaborazione con l’Università di Bologna per sperimentare un progetto, totalmente green e biologico, di contrasto al crostaceo attraverso il popolamento in specifici ambiti marini di polpi, che riuscirebbero - è l’auspicio - a contenere il moltiplicarsi dei granchi perché ne sono ghiotti. Il massimo impegno della Regione, fa sapere viale Aldo Moro, è stato ribadito a Goro dal presidente Michele de Pascale e dall’assessore all’Agricoltura, Alessio Mammi, che hanno incontrato le associazioni delle imprese e delle cooperative locali, insieme alla sindaca Marika Bugnoli e al primo cittadino di Comacchio, Pierluigi Negri. "E’ in corso una emergenza economica e sociale, con decine e decine di famiglie che rischiano di perdere quella che è la loro fonte di reddito principale", hanno sottolineato de Pascale e Mammi. "Come Regione non abbiamo mai fatto mancare il nostro appoggio a queste comunità e continueremo a sostenerle e aiutarle, lo dimostra anche quest’ultimo stanziamento. Ma è evidente che serve mettere in pratica il piano nazionale annunciato dal commissario straordinario Caterino, perché le nuove misure entrino a regime il prima possibile. Per questo gli abbiamo anche chiesto di venire a presentarlo qui in Emilia-Romagna".

Il progetto proposto dall’Università di Bologna, all’interno del Feampa (il Fondo europeo degli affari marittimi, della pesca e dell’acquacoltura), prevede un ripopolamento dell’area colpita dal granchio blu con paralarve di polpo destinate a contenere e controllare la sua diffusione, apportando benefici alla biodiversità ed alla sostenibilità ambientale. La Regione, pertanto, ha attivato una collaborazione istituzionale con l’Università di Bologna, attraverso il centro universitario di produzioni ittiche di Cesenatico, per la realizzazione di un progetto pilota, che intende sviluppare un processo di riproduzione in cattività del polpo. Saranno successivamente identificati specifici siti di rilascio strategico, sottolinea sempre la Regione. Le zone, comprese in un tratto della costa romagnola da Ravenna a Cattolica, "potranno essere scelte in base a specifiche esigenze di abbondanza di granchio blu e alla presenza di habitat idonei per i polpi". Durante tutto il periodo di durata del progetto, verrà eseguito un costante monitoraggio e controllo delle attività svolte, per garantire il rispetto delle tempistiche e dei risultati attesi. La verifica dei risultati "potrà avvenire conducendo monitoraggi regolari nelle aree di rilascio per valutare la presenza e la distribuzione dei polpi rilasciati e del granchio blu".

Sempre a gnolareeee. E le periferie sempre peggio e il centro sempre peggio e il traffico sempre peggio e i prezzi sempre peggio e i giovani sempre peggio e gli stranieri sempre peggio e le mezze stag