Costruire una nuova relazione tra parchi e agricoltori basata sull’agroecologia. È questo il filo rosso di una serie di incontri di agroecologia nel parco, organizzati dal Biodistretto Appennino Bolognese, una realtà che conta oltre cento soci, tra imprese, persone fisiche, enti ed associazioni con l’obiettivo di valorizzare il territorio collinare e montano e una produzione sostenibile. Il primo appuntamento si terrà domani al Centro Visita Villa Torre a Settefonti, nel Parco regionale dei Gessi Bolognesi e Calanchi della Abbadessa, e sarà dedicato alle api, protagoniste di un pomeriggio all’insegna dell’agricoltura ecologica e partecipativa.
L’evento inizierà alle 15 con una visita sensoriale alle api guidata dall’apicoltore di origini siriane Zeid Nabulsi (nella foto), che cercherà di ridurre la distanza tra noi umani e questi preziosi insetti impollinatori, spesso percepiti erroneamente come pericolosi. Alle 16 seguirà un dialogo tra gli amministratori del parco e dei Comuni insieme al Biodistretto dell’Appennino Bolognese, con la partecipazione anche del poeta Mino Petazzini. Il momento clou dell’evento arriverà alle 17.30, con la smielatura del miele raccolto nel parco per "toccare con mano" il lavoro delle api e comprendere la loro importanza. A fare da sottofondo a questa esperienza le chitarre di Rita Casagrande e Riccardo Almagro dell’Associazione gruppo musicale di Ozzano.
"La giornata sarà utile per ragionare insieme alle amministrazioni e i Comuni su come costruire un rapporto di agricoltura rispettosa, che punta alla biodiversità e alla ricchezza del territorio e comprendere che il parco può diventare un punto di riferimento straordinario per la città – spiega Lucio Cavazzoni, presidente Biodistretto Appennino Bolognese –. Questa visione è perfettamente in linea con l’agricoltura agroecologica che promuoviamo, dove ambiente e agricoltura sono inseparabili, in contrasto con un’agricoltura volta solo alla produzione e al profitto. Avvicinarsi alle api è un esempio di come mettere in pratica questi concetti e comprendere il mondo che ci circonda". L’evento, organizzato insieme all’Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Orientale e patrocinato dai comuni di Ozzano, San Lazzaro e della Città metropolitana di Bologna, fa parte del percorso partecipativo "Transizione agroecologica tra cultura e territorio". La partecipazione è aperta a tutti e gratuita.
Sara Ausilio