"La legge urbanistica regionale del 2017 un errore? Proprio no". L’ex governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini difende ’senza se e senza ma’ la legge finita nel mirino del compagno di partito e sindaco Matteo Lepore. E ribatte, con forza: "Se mi portate una Regione che ha una legge più restrittiva della nostra io la copio, ma non c’è", dice il presidente del Pd ieri all’hotel ’Il Guercino’, ospite del Salotto di Patrizia Finucci Gallo. Un ritorno, per la prima volta da europarlamentare, in una platea di ’salottieri’ e qualche politico, dal segretario regionale dem Luigi Tosiani ai dem Davide Di Noi e Giorgia De Giacomi. Bonaccini, in divisa d’ordinanza giacca scura e mocassini, ricorda la bontà del provvedimento regionale grazie al quale "abbiamo tagliato 20 ettari di suolo edificabile". Poi, però, concede – passando la palla all’aspirante presidente Michele de Pascale – che "si può e si deve fare meglio", ricordando che "non è certo per colpa della legge urbanistica" dell’ex assessore Raffaele Donini "che è venuta l’alluvione". Non manca, comunque, qualche piccola autocritica ("si è consumato troppo suolo" e contro i disastri del maltempo "dovevamo metterci ancora più risorse"), ma il bilancio resta comunque positivo: "Abbiamo cercato di fare tutto il possibile. I lavori che si stanno facendo stanno aiutando. Ma bisogna fare ancora di più e non ho dubbi che de Pascale lo farà".
L’ex governatore, poi, tocca anche il tema delle delocalizzazioni per chi vive nelle zone più pericolose e più a rischio alluvione. Tema sollevato da Lepore e che anche Irene Priolo non ha escluso: "Spostare gente è l’extrema ratio, noi abbiamo già stabilito che non si possa più costruire in quelle aree ed è già un cambio di passo vero". L’ex presidente torna in breve anche sulle polemiche del governo "sulla pelle degli alluvionati", ricorda cantieri, interventi fatti, e liquida, infine, la richiesta di commissione d’inchiesta sulle alluvioni richiesta dalla maggioranza di governo: "Ormai ce n’è una per tutto. E poi come mai solo per l’Emilia-Romagna?".
In chiusura, un commento sulla campagna elettorale de Pascale-Elena Ugolini. "Ugolini è una brava persona, ma non parli di collusione tra politica ed economia nella nostra Regione. In dieci anni non ho mai chiamato alcun direttore generale dell’Ausl o chiesto a qualche primario per chi votava...". E comunque, in conclusione, ammette: "La voglia di mandarci a casa non c’è", dice con il sorriso riferendosi alle Regionali. Un auspicio, infine, pensando alle Politiche: "Credo che il Pd (nei collegi non di caolizione) dovrebbe fare le primarie per la quota proporzionale", dice. Obiettivo: mandare in soffitta il listino bloccato.
Rosalba Carbutti