MARCO BEGHELLI
Cronaca

La Filarmonica è funky per Capodanno

Il tradizionale concerto di inizio anno, al Manzoni, vede la Brass Band diretta da Massimo Zanotti e la voce solista di Nadyne Rush

Il tradizionale concerto di inizio anno, al Manzoni, vede la Brass Band diretta da Massimo Zanotti e la voce solista di Nadyne Rush

Il tradizionale concerto di inizio anno, al Manzoni, vede la Brass Band diretta da Massimo Zanotti e la voce solista di Nadyne Rush

L’ormai tradizionale concerto che la Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna offre alla città per avviare il nuovo anno esce dai binari consueti. Già lo scorso Capodanno ci venne proposto l’originale accostamento fra le ’Quattro stagioni’ di Vivaldi e quelle di Piazzolla. Il 1° gennaio 2025, alle ore 18, l’Auditorium Manzoni si riempirà invece delle irresistibili sonorità funky affidate alla Brass Band della Filarmonica: le musiche trascinanti di James Brown, Stevie Wonder, i Jamiroquai, i Commodores, gli Chic, ed altri ancora, con la voce solista di Nadyne Rush, sfideranno anche il pubblico più tradizionalista a restare inchiodato alla poltrona, con la complicità di Massimo Zanotti, arrangiatore e direttore bolognese fra i maggiori oggi del pop italiano.

"La mia precedente collaborazione con i musicisti della Filarmonica – racconta Zanotti – è stata esaltante, per la loro naturale apertura a queste operazioni musicalmente trasversali, unendosi così la preziosa sensibilità classica a generi più recenti in una perfetta fusione. Le strette demarcazioni stilistiche non esistono più: i musicisti classici conoscono e spesso praticano i generi più moderni e viceversa, con esiti felicissimi. Trovo esaltante avere il suono sinfonico a disposizione di musiche differenti, ma lavorare con la Filarmonica non è per me troppo diverso, perché ci incontriamo fra musicisti che hanno tutti una grande passione per ciò che fanno: e se nasce una fiducia fra le parti, l’entusiasmo è presto contagioso, trasmettendosi anche al pubblico. Come in una scatola di fiammiferi: se ne accende uno e s’accendono subito quelli a fianco".

La composizione della band?

"È una Brass Band con la sezione sinfonica degli ottoni (3 trombe, 3 tromboni, 3 corni, 1 basso tuba), cui si aggiungono 2 percussionisti (uno dedito prevalentemente ai timpani, l’altro alle percussioni a tastiera) e 1 batterista: 13 elementi più la voce strepitosa di Nadyne Rush, che si esibisce per la prima volta con noi".

Gli arrangiamenti funky che ha preparato sono partiture meticolosamente scritte, come quelle classiche?

"Sì, ma può essere poi diverso il modo di interpretare il segno scritto. Come in ambito classico, sta al direttore richiedere all’orchestra un suono particolare o specifiche libertà nelle dinamiche, nelle scansioni ritmiche, nel tempo di esecuzione. Una partitura interamente scritta non esclude comunque, in questo repertorio, gli spazi lasciati all’improvvisazione di alcuni solisti accolti nella formazione, come Giovanni Hoffer, fra i massimi esponenti del corno jazz a livello mondiale, dal quale è per altro nato proprio il progetto di questa Brass Band".

Cosa contraddistingue il funk? "Sua caratteristica, oltre la batteria, sono la chitarra elettrica (con i suoi riff ritmico-melodici che scandiscono una velocità standardizzata), il basso elettrico e spesso il clavinet: tutti strumenti che paradossalmente non abbiamo in formazione. Sarà dunque nostra cura ricreare la ritmica con strumenti sinfonici: una sfida davvero interessante!".