di Benedetta Cucci
’Join the party’ il 21 marzo, quando sboccia la primavera. Era stato pensato come un richiamo alla gioia, il claim della Fiera del Libro per Ragazzi. Perché con la pandemia in discesa e il ritorno della fiera in presenza con espositori da tutto il mondo, non poteva che essere una grande festa. Poi nove giorni fa è scoppiata la guerra in Ucraina e il clima si è di nuovo fatto pesante: sono state sospese le collaborazioni con le organizzazioni statali della Russia ma non con il mondo editoriale russo indipendente e gli editori, gli illustratori e gli autori ucraini saranno assenti per causa di forza maggiore benché benvenuti. L’unico modo per far sentire la vicinanza della fiera, come spiega la project manager Elena Pasoli, sarà l’allestimento di una mostra dedicata ai libri ucraini. "Stiamo definendo tutto in queste ore e abbiamo chiesto agli editori di tutte le nazioni partecipanti, di portare a Bologna i titoli ucraini tradotti nei rispettivi paesi" afferma Pasoli.
Si diceva di ’Join the party’, l’affermazione contenuta nell’identità visiva della 59 fiera, disegnato dall’illustratore messicano Sólin Sekkur: nonostante tutto, rimane un titolo di speranza forte, anche perché se c’è una kermesse che ha da sempre un intrinseco significato di inclusività, questa è proprio la Bologna Children Books Fair, che quest’anno appare come un miracolo organizzativo. Ci saranno un po’ meno editori rispetto al 2019, 950 contro i 1200 dell’ultima edizione live, ma tutto è pronto. E si potrà finalmente presentare dal vivo BolognaBookPlus (BBPlus) con guest director Jacks Thomas, rivolta all’editoria generale, con una propria area espositiva e opportunità di networking. Conferirà premi alle mostre, promuoverà incontri alle aree speciali, installerà un Comics Corner (di cui si parla da tempo), un focus sull’editoria africana, una rinnovata Bologna Licensing Trade Fair, eventi formativi sul copyright e sul lavoro di agente letterario. Senza dimenticare il programma di Sharjah, il Paese ospite d’onore 2022 che, come ha sottolineato Ahmed Al Ameri, presidente della Sharjah Book Authority, porterà in città un quadro completo del movimento artistico emiratino e arabo in generale.
Quello che cattura la voglia di novità è ben espresso nell’esposizione ’Mostra Illustratori’, vetrina fondamentale per scoprire le tendenze e gli artisti, che giunge alla 56 edizione: 3.873 artisti hanno inviato un totale di 19.365 tavole da 92 Paesi e regioni del mondo e la giuria internazionale ha selezionato online i 78 illustratori. Numeri importanti anche per il Bologna Ragazzi Award che coi 2.215 titoli candidati provenienti da 62 Paesi, vede un incremento di 365 libri rispetto al 2020. La novità di questo 2022 è che si farà una mostra con i vincitori ma anche con un best of the best di tutti i tempi con circa 150 titoli.
E a proposito di tendenze ecco ’Fluobooks’, esposizione che BCBF dedica all’onda fluorescente che da anni sta lasciando tracce nelle pagine dei libri per bambini e ragazzi e poi la mostra dei progetti di libri senza parole finalisti del Silent Book Contest Gianni De Conno. Tra i convegni sarà certamente toccante l’appuntamento ’Infanzie ai margini’, una riflessione sulla promozione della lettura nelle aree più ’difficili’. Non mancheranno i premi annunciati durante la fiera, che prosegue fino al 24 marzo, dal BOP–Bologna Prize for the Best Publishers of the Year al Premio Strega Ragazze e Ragazzi fino agli internazionali Hans Christian Andersen Award e Astrid Lindgren Memorial Award.