MASSIMO SELLERI
Cronaca

La Festa del Corpus Domini: Bologna riabbraccia Zuppi

Cattedrale gremita per il cardinale, appena rientrato dalla missione di pace in territorio ucraino "Questa occasione ci aiuta a ritrovare quel senso di umanità che ognuno di noi ha dentro di sé".

La Festa del Corpus Domini Bologna riabbraccia Zuppi

Bologna, 9 giugno 2023 – Cattedrale gremita di persone per la festa del Corpus Domini. Così Bologna saluta il ritorno del cardinale Matteo Zuppi a Bologna. Durante la sua visita in Ucraina vi era un po’ di apprensione per un viaggio che prevedeva la presenza dell’arcivescovo nelle zone dove si combatte.

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"Questa festa – ha spiegato il cardinale Zuppi – ci aiuta a ritrovare quel senso di umanità che ognuno di noi ha dentro di sé, anche se spesso crediamo che si sia perso. Siamo tutti parte di uno stesso corpo e affinché ognuno di noi stia bene è necessario che si preoccupi dell’altro perché se anche sola parte soffre questa sofferenza si trasmetterà alle altre che, quindi non staranno bene. In questo modo prendersi cura degli altri significa prendersi cura di noi stessi".

Considerato che Zuppi è andato in Ucraina, mandato da Papa Francesco e viste le condizioni di salute del Santo Padre, non è possibile non parlare dei due argomenti. "Dobbiamo pregare per entrambi, sia per la pace che per papa Francesco. Dobbiamo fidarci di quello che ci dicono i medici e allo stesso tempo dobbiamo ricordarci che voltare le spalle alla guerra che c’era e che non abbiamo voluto vedere ha avuto un solo effetto, quella di portarne una ancora più grande". "Dobbiamo far rivivere – ha concluso il porporato – attraverso il racconto dei bombardamenti che abbiamo dimenticato. Questa festa ci dice che dobbiamo tornare ad essere costruttori di pace e sapere che non c’è pace senza giustizia. Guerra, invece, significa dolore, violenza e tortura, violazione del corpo, malattia, orfananza e vedovanza. Questa sofferenza diventa anche una richiesta, resta con noi Signore perché si fa sera per te e per noi e non vogliamo che la nostra vita sia in pericolo. Abbiamo bisogno di qualcuno che ci conforti per essere noi stessi coloro che confortano gli altri".

Al termine della messa il cardinale ha guidato la processione eucaristica fino alla chiesa del San Salvatore dove l’arcivescovo ha impartito la Benedizione. La chiesa è rimasta aperta tutta la notte per l’adorazione eucaristica personale.