Bologna, 15 novembre 2024 – Una donazione da 150mila euro quella del Movimento 5 Stelle, arrivata due giorni fa, per uno studio sulla messa in sicurezza idraulica della Val di Zena, un’area pedecollinare della provincia di Bologna, che lambisce i paesi di Pianoro e San Lazzaro, tra le più devastate dalle ultime tre alluvioni. E proprio lì, a Botteghino di Zocca, dove l’ottobre scorso il giovane Simone Farinelli ha perso la vita travolto da una piena ieri pomeriggio è arrivato il presidente del M5S, l’ex premier Giuseppe Conte. Una visita alle famiglie alluvionate del Botteghino e del Farneto che si è conclusa con una partecipata assemblea pubblica.
Così Conte: "Vedo popolazionI preoccupate, che vivono nell’incertezza. Ci sono i danni, i ristori da recuperare al più presto. Spero che almeno per quest’alluvione il Governo si affretti a nominare il nuovo commissario per la ricostruzione e a sveltire tutti i passaggi burocratici perché i soldi dell’alluvione del 2023 non si vedono ancora. In secondo luogo bisogna intervenire con urgenza perché la stagione delle piogge è nel pieno. Sono necessari pronti interventi e pianificare per il futuro la messa in salvaguardia il territorio. Noi abbiamo dato un contributo come Movimento per lo studio, con l’Università di Modena e Reggio, che permetta un esame idrogeologico completo, ma è lo Stato che deve intervenire. In modo organico e sistemico".
Secondo Conte, però, le premesse non sono buone. "Leggiamo dalla legge del bilancio che, nella la voce per gli interventi che possono ridurre e mitigare il rischio di dissesto idrogeologico, c’è un capitolo di spesa che è stato portato da 96 milioni a 56 milioni. Quale la prospettiva reale di intervento? Ci sono famiglie, commercianti e ristoratori che ti dicono di non avere più soldi da investire per ripartire perché ancora non hanno ricevuto quelli del 2023. E noi cosa gli diciamo? Di andarsene da questi territori? No, il Governo deve provvedere".
La sindaca di San Lazzaro Marilena Pillati ha ringraziato l’ex premier "per l’attenzione dimostrata al nostro territorio. Lo studio commissionato all’UniMoRe, grazie alla convenzione di cui il Comune di San Lazzaro è capofila, e finanziato dalla donazione del MoVimento 5 Stelle, è un primo passo nella giusta direzione che però non ci esonera dalla necessità di chiedere degli interventi immediati per la sicurezza della Val di Zena".
Lunga la giornata bolognese in vista delle regionali dell’ex premier. "Abbiamo l’aspettativa di una larga vittoria di de Pascale e di un buon risultato dei Cinque stelle che ci consentetirà di avere posti in giunta". Ma il vero spauracchio è l’astensione, "una patologia della democrazia che mi preoccupa". Poi l’eterno duello con Matteo Renzi. "Noi stiamo in questo progetto per de Pascale, ma il simbolo di Italia viva non c’è. E non aggiungo altro". E a chi fa notare che comunque esponenti politici di Italia viva sono candidati con la lista civica di de Pascale, Conte ha risposto: "Valuteremo alla fine quelli che saranno i risultati elettorali ma ripeto: non c’è il simbolo di Italia viva, non c’è un partito".
Poi l’altro tema caldo, lo scontro istituzionale tra Giorgia Meloni e Matteo Lepore: "Non voglio tornare sulle polemiche, voglio solo dire che chi sta al Governo non deve fare distinzioni di colore politico, non può permettersi anche solo di accennare e di condizionare aiuti, risorse ai territori sulla base del colore delle amministrazioni locali. Io non l’ho mai fatto eppure ho governato tre anni, addirittura con due governi, cosa che mi è stata anche rifacciata. Ogni appuntamento elettorale si ripresenta questa scena: tutti i ministri da Roma si dedicano alle campagne elettorali per promettere mari e monti. Una volta finite le elezioni, tutti quei soldi promessi i non ci sono più".