Tra gli ospiti preziosi e ricorrenti della Fiera del libro per ragazzi c’è in questi giorni a Bologna Steven Guarnaccia, autore e illustratore americano con una bella lista di pubblicazioni per Corraini. La sua presenza qui – che non passa inosservata, è uno degli uomini più eleganti della scena – si deve in verità a un programma di premi dal titolo ’Talking Pictures’ curato con Hamelin dal 2018, quando fu lanziato a New York. È parte di Bologna Book Plus diretto da Jacks Thomas e ospita una mostra di illustrazione e design dall’Ucraina, Paese protagonista 2024, per indagare e premiare l’eccellenza e l’innovazione nella produzione internazionale di libri visivi e per adulti, dal design delle copertine ai contenuti illustrati ho fotografici. Perché il ’visual book’ che è da sempre protagonista dell’editoria per bambini e ragazzi, è ormai come un balsamo magico per l’intera editoria.
Che libri sono arrivati per questa edizione dall’Ucraina?
"Non sapevamo cosa aspettarci – ammette Guarnaccia –, potevano arrivare libri realizzati in difficoltà, con mezzi limitati, magari realizzati solo di notte, quando non si è visti, perché insomma anche le tipografie potevano essere distrutte. Non avevamo nemmeno un’idea chiara di cosa si producesse normalmente prima della guerra, era tutto da scoprire. E invece non so quante volte ci siamo detti con i ragazzi di Hamelin e Neil Packer, quanto sono sorprendenti questi libri, anche banali ogni tanto. E sono tutti libri realizzati negli ultimi tre anni".
Cosa vi ha sorpreso?
"È sorpredente che anche in tempo di guerra si riesca a fare una cosa quotidiana , non eccezionale da un certo punto di vista, magari, perché queste opere ricordano qualcosa che poteva uscire 20 anni fa, ma eccezionali se pensiamo a quello che ci vuole per fare un libro: dal contenuto alla produzione, dalla stampa alla carta. E questi libri sono realizzati proprio in Ucraina e non mandati altrove per essere stampati, ecco, che grande cosa è! La qualità tecnica è di elevatissimo livello".
I contenuti?
"Bellezza e concetti straordinari, c’è davvero di tutto. C’è una selezione che potevo aspettarmi da un Paese qualunque che non ha problemi, ma è incredibile che tutto funzioni così bene in un Paese in guerra. Se penso agli anni del Covid, ad esempio, ovunque la catena produttiva editoriale era interrotta. Una casa editrice americana faceva fatica a ricevere la carta, tutti i costi salivano...".
Un libro che l’ha colpita?
"Questo libro di fotografia che si chiama ’Before’ e che racconta l’Ucraina fino al primo giorno di guerra. Ci sono foto di paesaggi ucraini, com’erano un tempo e per fortuna che non hanno prodotto un ’after’ con i posti distrutti, perché visivamente questo prodotto è molto più potente, visto che tutti sappiamo cosa poi è successo. Di fatto, un grande concept".