Rush finale per la raccolta firme del referendum contro la Città 30. A mobilitarsi c’è anche Confabitare che invita i bolognesi "a esprimere il proprio dissenso", invitandoli nella sede dell’associazione dei proprietari immobiliari, in via Marconi 6/2, entro il 20 gennaio, per firmare il referendum contro il limite di velocità deciso dal Comune. "Bologna città 30 è un intervento che sta peggiorando la qualità della vita dei cittadini, anziché migliorarla – dichiara Alberto Zanni, presidente nazionale di Confabitare –. Ridurre la velocità massima a 30 chilometri orari senza un’analisi accurata delle specificità delle singole aree, ha aumentato i disagi".
Il centrodestra, intanto, nonostante manchino pochi giorni al 25 gennaio, continua il lavoro matto e disperatissimo per arrivare a quota 9mila firme tra banchetti e consiglieri inviati a domicilio per riuscire a raggiungere l’agognato risultato. E, in attesa della riunione tra FdI, Lega e Forza Italia per fare un bilancio del lavoro fatto, c’è anche la prima spaccatura interna al centrodestra e al mondo anti-Città 30. Il movimento civico ’Una Bologna che cambia’, infatti, ha fatto sapere "di essersi dissociato" dalla raccolta firme, lamentando lo scarso attivismo sul tema dell’ex viceministro meloniano (oggi capogruppo alla Camera) Galeazzo Bignami, e di tutto il centrodestra che, di fatto, si è attivato "per il referendum solo a 15 giorni dal termine" previsto per raccogliere le firme.
Da parte loro, i partiti, non mollano. FdI, con il consigliere regionale Francesco Sassone, fa sapere "di aver raccolto oltre 3mila firme e proseguiremo a raccoglierle sino all’ultimo giorno. Anche questo sabato FdI sarà in piazza Galvani e nei vari banchetti presenti in tutti i Quartieri. La prossima settimana ci riuniremo con gli alleati per fare un conteggio. Il traguardo è a portata di mano, ma dobbiamo rilevare che ci sono giunte numerose segnalazioni di cittadini che ricevono informazioni non sempre corrette quando vanno agli Urp di quartiere per firmare: non vogliamo credere ci sia dolo, ma solo una mancata corretta informazione, ma tutto questo resta un ostacolo all’esercizio della democrazia".
La Lega, col segretario cittadino Cristiano Di Martino, continua il lavoro ai banchetti: "Sabato e domenica saremo in via Andrea Costa a raccogliere le firme, mentre i consiglieri Matteo Di Benedetto e Giulio Venturi sono sempre in giro per avere nuovi sostenitori del referendum", tant’è che Di Benedetto si è anche reso disponibile "ad andare casa per casa". Resta attiva anche Forza Italia con il segretario cittadino Lanfranco Massari che dà appuntamento ai banchetti azzurri sabato mattina in via D’Azeglio, angolo via Carbonesi.
Difende ’senza se e senza ma’ Città 30, visto che "i morti sono calati del 40%", la consigliera di Coalizione civica Simona Larghetti. E non manca di sottolineare "la spaccatura nel centrodestra, visto che sul referendum c’è già chi abbandona la nave", dice riferendosi al movimento ’Una Bologna che cambia’.
ros. carb.