Bologna, 30 agosto 2024 – La lunga lingua d’asfalto distesa su via Santo Stefano e Farini, da via Guerrazzi a piazza Minghetti, continua ad accendere il dibattito cittadino. "L’intervento è temporaneo", durerà "fino a che non avremo riaperto via San Vitale e ultimato i cantieri del tram", ci tiene a ricordare il sindaco Matteo Lepore. E quella che sta montando "mi sembra una polemica agostana, da campagna elettorale", dice.
La copertura degli storici basoli è legata a esigenze stradali: alla luce della chiusura di via San Vitale a causa del cantiere della Garisenda, molti autobus vengono deviati su Santo Stefano e l’asfaltatura serve a rendere l’asse del centro storico a prova di bus e a proteggere i pavimenti.
"Uno scempio. Uno sfregio alla città", hanno tuonato le opposizioni, postando sui social le foto della colata. E il viceministro ai Trasporti Galeazzo Bignami ha definito i lavori "un’urgenza provocata dall’incuria del Comune" sulle pagine del Carlino. Ma a margine del bilancio conclusivo della mostra ’I luoghi e le parole di Enrico Berlinguer’ al Museo Civico Archeologico (che ha ospitato oltre 35mila visitatori), tranchant arriva la replica del primo cittadino alle proteste delle opposizioni: "Tanti esponenti del governo vengono in pellegrinaggio sull’asfaltatura di Santo Stefano per farsi fotografare, evidentemente hanno molto tempo da perdere. Penso che nessuno di loro abbia mai preso un autobus e sia mai andato su via Farini e Santo Stefano".
Di "osservazioni mirate e non polemiche estive" parla il capogruppo della Lega in Consiglio comunale, Matteo Di Benedetto: "Tutte le opere di nuova urbanizzazione collegate al Pnrr impongono l’uso di pavimentazioni drenanti. I lavori di asfaltatura vanno contro questi principi urbanistici ecosostenibili sempre più adottati in Italia. Lepore può decidere di non seguirli, ma non può venirci a raccontare che la sua sia una programmazione green".
Per il consigliere comunale Giulio Venturi (Lega), "l’asfaltatura è uno spettacolo indecente. Non si tratta di polemiche, ma della rilevazione della totale mancanza di programmazione dell’amministrazione". E in una nota la consigliera di FdI Francesca Scarano scrive: "Se Lepore è convinto che sistemerà il cosiddetto asfalto provvisorio una volta che riaprirà via San Vitale e sarà concluso il cantiere della Garisenda, ci dica quando finiranno i lavori sulla torre. Perché, a quanto ha dichiarato recentemente, immagina che ci vogliano almeno dieci anni per mettere in sicurezza e restaurare il bene".
Ma sulla durata dei lavori il sindaco si schermisce: "I cantieri del tram finiscono nel 2026. E sulla Garisenda l’intervento si farà già alla fine del 2024". Conferma l’assessore ai Lavori pubblici Simone Borsari: "Mi pare ci sia parecchia confusione della destra sui cantieri, mi chiedo da dove traggano il termine dei 10 anni se da un anno abbiamo definito e comunicato tempi molto, molto inferiori. Una bugia inaccettabile da partiti al governo, visto che parte dei lavori sarà finanziata dal Pnrr. A ogni modo, i lavori vanno avanti per rendere possibile già nei prossimi mesi la posa dei tralicci, altro che dieci anni".