Bologna, 3 settembre 2024 – La colata di cemento in via Santo Stefano e in via Farini non è piaciuta a parecchi in città. Compreso il comitato ‘per Bologna storica e artistica’, che in un post sui social molto duro ha definito "micidiale" l’asfaltatura decisa dall’amministrazione e praticata con la città ancora in vacanza. "La recentissima e micidiale asfaltatura delle strade è, in qualche modo, una ‘macchina del tempo’ urbanistica: ci riporta indietro di molti decenni, a quando il centro di Bologna era attraversato da tutti, prima che la cultura della conservazione, che aveva creato una parvenza di qualità urbana, fosse completamente abbandonata – scrive il Comitato –. Possiamo rinominare via Farini in ‘Via dell’asfalto (già via Farini)’, oppure ‘Via 27 Agosto 2024’ per ricordare l’ennesima battaglia perduta a tutela della città. La bruttezza e la grossolanità dell’intervento sono allarmanti. È l’ultimo episodio di una tendenza a intervenire pesantemente su tutto con un peggioramento generale che si avvia a diventare irreversibile".
Il focus degli intellettuali poi passa alla ratio decisione. "Preso atto che era impossibile riparare i basolati distrutti dal passaggio dei bus, si è adottata la soluzione di asfaltare tutto – continua il comitato –. Lo scopo è quello di creare delle ‘piste’ alternative alle strade chiuse per i cantieri, dove i bus potranno scorrazzare liberamente. Ma non solo: eliminando i basoli, la manutenzione continua delle strade scomparirà. Il risparmio è probabilmente uno dei motivi della bitumatura generale. La prossima tappa sarà l’asfaltatura di via Rizzoli e delle strade adiacenti per accontentare anche il moloch del trasporto pubblico che, lo ricordiamo, ha già dissestato la Garisenda. Dopo aver guardato l’arcaico asfalto – conclude il comitato –, invitiamo i lettori a cercare online i siti che continuano a magnificare Bologna come città sostenibile e piena di progetti per un futuro luminoso".
In disaccordo Simona Larghetti, consigliera comunale di Coalizione civica. Che ha scelto un dialogo immaginario tra le maschere Balanzone e Brighella (bergamasco) per canzonare chi critica l’asfaltatura di una strada che era piena di buche. Con un pizzico di realismo. "Concordo sul fatto che occorrerebbe pianificare diversamente i lavori per garantire manutenzione per tempo e di qualità duratura. Lasciarlo come era non era certo una soluzione – ha scritto Larghetti rispondendo a un commento sotto al suo post –, e la polemica da parte di chi fa le foto indicando l’asfalto dopo che sento parlare solo di rattoppare le buche come panacea di tutti i mali sinceramente fa un pochino ridere. Poi come sempre la realtà è più complessa di una gag su fb".