"Mai avrei immaginato che potesse uccidere. Eppure Giampaolo, pur mai violento, aveva atteggiamenti opachi, non trasparenti. Qualcosa di nascosto che l’ha portato qui". Così Anna Maria Linsalata, sorella di Isabella e grande accusatrice del marito di lei, Giampaolo Amato, condannato all’ergastolo. Per la Corte d’assise, uccise moglie e suocera avvelenandole con i farmaci. "All’inizio non ho mai detto: è stato lui – dice Anna Maria –, ma avevo informazioni che mi facevano venire dubbi".
CronacaLa cognata accusatrice: "All’inizio non ci credevo"