REDAZIONE BOLOGNA

La Cesac sorride: utile oltre i 250mila euro

Dopo anni difficili i conti 2020 della coop segnano una svolta. Il presidente Filippini: "Abbiamo messo in sicurezza soci, clienti e fornitori"

Solo pochi anni fa rischiava il baratro, ma poi il cambio di gestione e una intraprendenza che ha portato a sviluppare nuove linee di prodotto come, ad esempio, la prima pasta prodotta nella zona. Ancora una volta il bilancio della cooperativa agricola Cesac a Medicina mostra numeri in crescita, e tanti progetti in corso. E’ quindi un rendiconto solido quello presentato ai propri soci da Cesac, che ha 8 stabilimenti dislocati nelle province di Bologna, Ravenna e Ferrara. L’utile supera i 270mila euro, il fatturato ha registrato un +6% rispetto allo scorso anno e la campagna cerealicola 2021 si appresta ad avviarsi sotto i migliori auspici quantitativi e qualitativi.

"I numeri sono positivi – sottolinea il presidente della cooperativa Michele Filippini – e non possiamo che esserne contenti, ma non rendono piena giustizia a quanto fatto negli ultimi 12 mesi". Mesi che per Cesac sono stati quelli delle grandi sfide per completare quel percorso di consolidamento e rilancio cominciato nel 2018, dopo anni difficili: "Abbiamo messo in sicurezza soci, clienti e fornitori – spiega Filippini – Cesac oggi può contare su un’affidabilità finanziaria pienamente ritrovata grazie anche al riposizionamento del debito in maniera più sostenibile, in particolare verso gli istituti bancari, consentendoci di gestire il debito con piena tranquillità: certe fibrillazioni del passato sono soltanto un ricordo. Cesac oggi ha gambe solide su cui camminare verso il futuro".

Se gli esercizi 2019 e 2020 hanno visto il consolidamento del percorso di risanamento della cooperativa, il 2021 rappresenta invece il punto di svolta verso una capacità di rilancio delle attività aziendali e di business: "A breve, grazie al supporto di Bcc Ravennate, Forlivese ed Imolese, Bcc Felsinea e Emilbanca, concluderemo l’acquisizione di Tre Spighe, con quattro anni di anticipo sulla pianificazione originale – spiega il direttore generale Adamo Zoffoli – Una grande operazione che trae origine proprio dalla ritrovata piena operatività di Cesac". E non certo l’unica: "Crediamo molto nelle sinergie fra attori dello stesso mondo – prosegue Zoffoli – L’esempio più calzante è l’accordo con la cooperativa Cavim di Sasso Morelli per il conferimento delle uve raccolte dai nostri soci per la vendemmia 2020 che ha dato risultati positivi e buone aspettative in termini di liquidazioni per i nostri produttori. E novità importanti arrivano anche dal nostro mangimificio: sono al via due nuovi progetti che accrediteranno Cesac come fornitore d’eccellenza in alcuni mercati di nicchia ma molto promettenti in termini di remunerazione".

Matteo Radogna