Non c’è pace per la caserma dei Vigili del fuoco di Vergato, che nei giorni dell’alluvione si è allagata di nuovo. Dal maggio del 2023 è la terza volta che succede: la rampa di accesso al garage si trasforma in un fiume raccogliendo l’acqua piovana che scende dai pendii vicini all’Istituto Fantini, dopo aver attraversato la strada porrettana.
L’ultimo allagamento si è verificato durante le piogge torrenziali del 17 ottobre, quando la forza dell’acqua ha fatto saltare la porta del garage e ha invaso il magazzino. Il giorno successivo, il 18 ottobre, il comandante provinciale di Bologna Mauro Caciolai ha raggiunto di persona Vergato per un sopralluogo. Dopo la visita alla caserma, Caciolai è stato ricevuto dall’amministrazione comunale per una valutazione congiunta delle condizioni dell’immobile. La caserma, di proprietà comunale, ha infatti diversi problemi che vanno al di là degli allagamenti, sia sul versante delle manutenzioni che su quello degli spazi. Negli ultimi mesi il Comune ha investito alcune migliaia di euro, utili a effettuare alcuni interventi, ma non sufficienti a risolvere tutte le criticità dell’edificio. "Abbiamo incontrato i vertici provinciali dei vigili del fuoco e le organizzazioni sindacali di categoria più volte – spiega Giuseppe Argentieri, sindaco di Vergato – e siamo consapevoli che la sede esistente, per certi versi, non sia più adeguata. Sulle manutenzioni ribadiamo, nei limiti imposti dal bilancio comunale, la nostra disponibilità. Se si tratta di intervenire sulla struttura o, addirittura, costruirne una nuova più adatta alle esigenze del territorio noi, da soli, non possiamo fare tutto. Siamo pronti a dare un contributo concreto in un’ottica sovracomunale".
Il comandante provinciale si sarebbe dichiarato disponibile a collaborare con il Comune e a bussare alla porta del Ministero dell’Interno, da cui dipendono i vigili del fuoco, per ottenere una sede efficiente e dignitosa. A complicare la vita dei pompieri di Vergato non ci sono solo i problemi della sede. A cominciare dalla classificazione del distretto, che sembra destinato a non essere più considerato zona disagiata. Questa novità farebbe perdere il diritto agli effettivi che operano sul territorio a una turnazione di lavoro particolarmente vantaggiosa anche per i non residenti. Al momento la decisione sulla nuova classificazione del distretto è rimandata al 2025, ma in futuro potrebbe essere sempre più difficile trovare personale da destinare a questa sede periferica. La zona in cui operano i pompieri di Vergato è ampia e complessa: da Marzabotto si arriva fino a Castel d’Aiano e Grizzana Morandi. Fare il vigile del fuoco in Appennino rischia di essere sempre più difficile.
Fabio Marchioni