REDAZIONE BOLOGNA

"La caserma non si tocca". Altre firme per l’Arma

Seconda petizione dei cittadini contro la chiusura della Stazione. Il presidio, dove sono in servizio due militari, rientra in un piano di riorganizzazione.

La caserma di Portonovo di Medicina che rischia la chiusura

La caserma di Portonovo di Medicina che rischia la chiusura

Tutti per la caserma di Portonovo di Medicina: sono oltre 500 le firme finora raccolte per scongiurare la chiusura della stazione dei carabinieri. Questo presidio, attualmente con due militari in servizio, rientra in un piano di riorganizzazione delle caserme e la sua chiusura è stata prevista dal ministero in un Tavolo Interforze del 2020. Alla chiusura della stazione dei carabinieri il territorio di Portonovo (e le frazioni afferenti di Fantuzza, Sant’Antonio, Buda e Fiorentina, ndr) passeranno sotto il controllo della Tenenza di Medicina, competente per geografia. Ora, invece, la stazione in questione, pur essendo in territorio medicinese, dipende dalla Compagnia dei carabinieri di Molinella. Ma i residenti del territorio coinvolto non ci stanno: si tratta infatti di pochi abitanti, ma di un’area molto ampia che doppia quasi del tutto quella già coperta dalla Tenenza di Medicina. E alla petizione, sottoscritta qualche giorno fa, dai residenti di Portonovo se ne aggiunge un’altra, con tanto di 500 firme, stilata dai residenti, commercianti e agricoltori delle altre frazioni che, da questa chiusura, rimarrebbero scoperte. Così si legge nel testo della petizione, a cui sono allegati i fogli, più di 20, con nomi e cognomi dei firmatari: "L’Arma dei Carabinieri sempre attenta all’efficienza delle proprie strutture ne farà sicuramente una valutazione tecnico-amministrativa dimenticando il ruolo delle stazioni dei carabinieri, come riportato sul sito ufficiale dell’Arma: ‘Il modello organizzativo dell’Arma ha da sempre il suo fondamento nelle Stazioni che, con la loro diffusione capillare, esaltano la capacità di ’leggere’ il territorio, interpretarne le esigenze e le aspettative, adottare iniziative aderenti e tempestive. Le Stazioni Carabinieri, presidi di ascolto, accoglienza e di legalità, luoghi di rassicurazione e recepimento delle dinamiche sociali e del loro sviluppo, si sono pure affermate quali preziosi e imprescindibili capisaldi per garantire il bene comune’. La popolazione residente è estremamente preoccupata dalla possibilità di chiusura della stazione di Portonovo che, pur essendo un presidio di soli due militari, rappresenta un elemento di deterrenza alla criminalità presente sul territorio e di rassicurazione del cittadino, che non può essere colmato in altro modo. Inoltre, per quanto concerne le attività amministrative, il cittadino si troverebbe a doversi spostare di circa 20 chilometri penalizzando chi non può guidare o le persone anziane che sono le più fragili e che necessitano di assistenza". Zoe Pederzini