Una rete di proprietari di case solidali e anti-discriminazioni, che rende disponibili alloggi a prezzo calmierato a fronte di agevolazioni o esenzioni. E’ la proposta lanciata oggi da don Matteo Prosperini, direttore della Caritas di Bologna, nel corso di un convegno sull’emergenza abitativa in città organizzato da Antoniano onlus. Prosperini fa partire il ragionamento dall’accoglienza dei rifugiati ucraini. "Siamo rimasti sorpresi dall’accoglienza e dalle generosità dimostrata dai bolognesi – sottolinea il direttore Caritas – sono saltate fuori le case, alcuni le hanno anche concesse gratuitamente. Ma questo dimostra che le case ci sono e che serve proprio un passaggio culturale. Perché non si può sentire che a Bologna non si affitta a persone che vengono dall’Africa. Sarebbe bello pensare a una rete di persone che mettono a disposizione gli alloggi con affitti realmente calmierati e senza discriminazioni, avendo in cambio un’esenzione o un’agevolazione".
CronacaLa Caritas: "Le case ci sono, ma si discrimina"