La beffa del centro estivo. Richiesta per due gemelli. Entra solo quello disabile

La denuncia di una mamma: uno dei fratelli è finito in lista d’attesa "Nel bando non è stata prevista la priorità di assegnazione per queste situazioni".

La beffa del centro estivo. Richiesta per due gemelli. Entra solo quello disabile

La beffa del centro estivo. Richiesta per due gemelli. Entra solo quello disabile

"È una situazione indegna". Mamma Francesca (nome di fantasia, ndr) è furibonda per quanto accaduto ai suoi gemelli che avrebbe voluto frequentassero lo stesso centro estivo (scelto perché vicino a casa) per due settimane (una a luglio e una a settembre). Il condizionale è d’obbligo perché, purtroppo, non accadrà. Anzi, entrambi i bimbi resteranno a casa. Piccola premessa: uno dei gemelli ha una disabilità grave. Cosa è accaduto? Semplice: il gemello con disabilità è stato accettato al centro estivo prescelto; l’altro no. Non solo, è addirittura finito in lista d’attesa: settimo per luglio e ben 99esimo per settembre. Perché?

Lo spiega la mamma: "Nel bando dei centri estivi del Comune non hanno previsto la priorità di assegnazione allo stesso centro di bimbi con un fratello o una sorella con disabilità". Come, invece, accade per la scuola statale all’atto dell’iscrizione. Dove la priorità, al netto della disabilità, viene riconosciuta tra i criteri di accesso. "È accaduto per dimenticanza la mancata adozione del criterio oppure no?", si chiede ironica la mamma. Risultato, il dover "rinunciare al centro estivo per i gemelli". L’alternativa impraticabile sarebbe stato mandare da solo, al centro estivo, il bambino con grave disabilità. "Inaccettabile. Nel caso di un disabile – spiega la genitrice –, oltre alla comodità, avere un fratello presente é anche condizione di maggiore tranquillità per la famiglia e ne favorisce l’ambientazione: le sue abitudini, le sue problematiche non sono semplici da spiegare e passerebbe tutta la settimana. Un fratello o una sorella insieme al centro estivo avrebbe aiutato tutti. Una cosa lapalissiana".

Non per l’assessorato alla Scuola. Che ci fosse questo problema, mamma Francesca lo aveva segnalato a inizio maggio, "nel corso di una riunione, presente l’assessore alla Scuola (Daniele Ara, ndr), i dirigenti del settore, oltre a una serie di dipendenti del Comune. In quell’occasione, ci spiegavano i servizi organizzati per i bimbi disabili per l’estate. In questo gruppo, nessuna aveva pensato a questa cosa logica, semplice e soprattutto prioritaria. A mia domanda, sono stata liquidata con un semplice ‘Questa priorità non è prevista’. Avevano tutto il tempo per rimediare e invece non l’hanno fatto". "Manca buon senso – accusa mamma Francesca –: tanto rumore per nulla. Ore e ore perse tra domande e click day e, alla fine, dovrò tenere i bimbi a casa con me".

Federica Gieri Samoggia