L’associazione culturale Terre di Jacopino rende omaggio al Vittorio Lenzi, storico, ricercatore di Valsamoggia morto lo scorso 2 aprile. E lo fa dando alle stampe un ‘agile pubblicazione che verrà presentata sabato prossimo alle 16 nel salone del Palazzo Boccadiferro, nel castello di Serravalle. Si tratta di una serie di note aggiuntive a quello che lui stesso considerava la sua opera più diffusa ("il mio best seller", la definiva) ovvero il libro scritto trent’anni fa insieme a Giovanni Santunione sulla battaglia di Zappolino (13 novembre 1325) di cui nel 2025 ricorrono i 700 anni. Una battaglia terribile tra gli eserciti contrapposti di Bologna e Modena che fece migliaia di morti. Ne parleranno Luigi Vezzalini, Stefano Bolognini, Umberto Savini, Paola Foschi e Claudio Cavallieri, con riferimenti necessari al modo di fare storia di Lenzi, che all’approfondimento del tema ha dedicato le ultime settimane della sua vita. Un aspetto della personalità che è stato illustrato dal nipote Stefano Bolognesi (nella foto) nel corso della presentazione dell’ultimo numero (il quaderno n. 20) della rivista Samodia che si è svolto nel segno del ricordo di Giuseppe Iannini alla Torre di Gavignano. "La figura di Vittorio Lenzi non può essere presentata solo sulla base delle sue opere storiche e letterarie, dal momento che il suo contributo di studioso radicato nella valle del Samoggia va ben oltre il tratto dell’erudito", ha chiarito Bolognini.
g.m.