REDAZIONE BOLOGNA

La battaglia di Zappolino, l’ultima fatica di Vittorio Lenzi

Un omaggio allo storico e ricercatore morto lo scorso aprile Alle stampe le note aggiuntive del suo libro di 30 anni fa.

Un omaggio allo storico e ricercatore morto lo scorso aprile Alle stampe le note aggiuntive del suo libro di 30 anni fa.

Un omaggio allo storico e ricercatore morto lo scorso aprile Alle stampe le note aggiuntive del suo libro di 30 anni fa.

L’associazione culturale Terre di Jacopino rende omaggio al Vittorio Lenzi, storico, ricercatore di Valsamoggia morto lo scorso 2 aprile. E lo fa dando alle stampe un ‘agile pubblicazione che verrà presentata sabato prossimo alle 16 nel salone del Palazzo Boccadiferro, nel castello di Serravalle. Si tratta di una serie di note aggiuntive a quello che lui stesso considerava la sua opera più diffusa ("il mio best seller", la definiva) ovvero il libro scritto trent’anni fa insieme a Giovanni Santunione sulla battaglia di Zappolino (13 novembre 1325) di cui nel 2025 ricorrono i 700 anni. Una battaglia terribile tra gli eserciti contrapposti di Bologna e Modena che fece migliaia di morti. Ne parleranno Luigi Vezzalini, Stefano Bolognini, Umberto Savini, Paola Foschi e Claudio Cavallieri, con riferimenti necessari al modo di fare storia di Lenzi, che all’approfondimento del tema ha dedicato le ultime settimane della sua vita. Un aspetto della personalità che è stato illustrato dal nipote Stefano Bolognesi (nella foto) nel corso della presentazione dell’ultimo numero (il quaderno n. 20) della rivista Samodia che si è svolto nel segno del ricordo di Giuseppe Iannini alla Torre di Gavignano. "La figura di Vittorio Lenzi non può essere presentata solo sulla base delle sue opere storiche e letterarie, dal momento che il suo contributo di studioso radicato nella valle del Samoggia va ben oltre il tratto dell’erudito", ha chiarito Bolognini.

g.m.