ZOE PEDERZINI
Cronaca

Kristopher Kubalak funerale oggi, in centinaia per l’ultimo saluto al clochard investito a Pianoro

La comunità che lo aveva accolto e amato si stringe intorno al ‘senzatetto per scelta’, travolto e ucciso da un’auto. Ai due cagnolini le offerte raccolte durante la messa

Il clochard Kristopher e, dietro il feretro, il figlio (in nero) e la sindaca di Pianoro

Pianoro (Bologna), 3 agosto 2023 - Già dalle 14.30 di questo pomeriggio, in via Ariosto, a Pianoro, c’era grande attesa per i funerali di Kristopher Kubalak, il senzatetto polacco che è stato investito mortalmente domenica sera sulla via Nazionale.

Kristof era amatissimo a Pianoro, dove viveva, con i suoi amati cani Charlie e Rea, da tanti anni. Kubalak aveva deciso di vivere la sua libertà, la libertà che aveva scelto a Pianoro dove si era da subito sentito a casa.

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La comunità lo aveva accettato e amato e ne è dimostrazione il grande numero di persone, circa trecento, che oggi si è riunito nella chiesa di Santa Maria Assunta. La bara è arrivata, dalla camera ardente della Certosa, accompagnata dal figlio Andrzej che, appresa la tragica notizia, due giorni fa è arrivato dalla Polonia per organizzare le esequie.

Alle 15 in punto, accompagnata dalle campane a lutto della parrocchia, la bara è entrata in chiesa per le esequie celebrate dal parroco don Daniele Busca. Ad aspettare il feretro in chiesa i fiori portati da alcuni cittadini per dare l’ultimo saluto a Kristof. In prima fila il figlio Andrzej e il sindaco di Pianoro Franca Filippini

“La casa del Signore è la casa du tutti noi e oggi siamo tutti radunati per il nostro fratello Kristof – dice il parroco -. Curioso come proprio oggi in questa celebrazione la prima lettura del libro dell’Esodo ci trasmette la volontà di Dio di avere una dimora. Dimora che si riempie nell’amore abbracciando il creato. Dimora che si riempie di amore con gesti ordinari non straordinari. E questo per Kristof erano i saluti, uno sguardo di attenzione da parte di tutti voi per lui e i suoi amati cani (a loro saranno destinate le offerte raccolte durante la messa, ndr). Sguardo che non ti fa sentire giudicato ma accolto. Viviamo per amare e aiutarci nella tribolazione e nelle difficoltà”.