BENEDETTA CUCCI
Cronaca

Killer, commissari e bellezze. Ciak si gira tra città e Appennino

Tra i film finanziati dalla Regione c’è il ritorno del commissario Benassi con Claudio Bisio. Poi un doc sulla vita straordinaria di Laura Betti e, già in corso di riprese, ’Ammazzare stanca’ di Vicari .

Claudio Bisio torna a indossare i panni del commissario Benassi

Claudio Bisio torna a indossare i panni del commissario Benassi

Passa naturalmente da Bologna e provincia, in qualità di set, il nuovo bando nazionale della Regione che assegna anche quest’anno contributi per oltre 1,4 milioni di euro a 14 film nazionali e internazionali, europei ed extraeuropei. Tra fine ottobre e fine novembre si terranno le riprese di ’Ammazzare stanca’ di Daniele Vicari tra Bologna e provincia, con riprese a Pianoro, Budrio, San Lazzaro, Sasso Marconi e Bentivoglio. Emergono dalle richieste del casting un po’ di informazioni: i periodi storici trattati sono gli anni Settanta e Novanta e si ricerca una sosia di Marilyn. Il film, prodotto da Mompracem dei Manetti Bros. e Pier Giorgio Bellocchio, è un thriller che narra la storia di un pentito di ‘ndrangheta in una Calabria degli anni ‘70. E infatti parte del film è girato anche in Calabria, dove è stato riaperto il carcere di Lamezia Terme proprio per alcune scene.

Ecco poi il ritorno del commissario Benassi, alias Claudio Bisio, tra Bologna e l’Appennino nella serie ’Uno sbirro in Appennino’ prodotta da Picomedia e scritta da Fabio Bonifacci e Valentina Gaddi. Il plot: Benassi da Bologna viene mandato in Appennino dove riprende contatto con le sue radici e crea nuove relazioni. La prima è con Nicole, solitaria quanto lui per via di un lavoro impegnativo, la seconda è con Amaranta, poliziotta 22enne a cui Benassi insegna il mestiere e con cui instaura un rapporto complesso. Il loro rapporto maestro-allieva sconfinerà in una ’genitorialità dell’anima’ difficile da gestire. Dopo aver descritto il mondo istituzionale con il suo Nilde, Peter Marcias, con la produzione di Ganesh Produzioni, racconterà ’A proposito di Laura’ su Laura Betti, morta il 31 luglio di vent’anni fa ma ancora di grande ispirazione. Eroina sulfurea, tenera e dura, provinciale bolognese piombata nell’underground romano, è stata attrice cult e cantante di cabaret del nostro dopoguerra, grazie alla sua voce personalissima e vibrante. Nel quadro ribollente della cultura italiana degli anni ’60 e ’70, illustri personaggi, luoghi magici dell’Emilia Romagna e repertori inediti, racconteranno la personalità, la vita e il successo di Laura Betti, non solo per il suo notevole talento artistico, ma anche per il suo impegno culturale e civile. Amica da sempre di Pier Paolo Pasolini, cercò ferocemente la verità sulla morte del regista e poeta, del quale si proclamava ’sposa’.

Il nucleo di valutazione, coordinato da Fabio Abagnato, responsabile di Emilia-Romagna Film Commission, è composto da Carla Cattani, responsabile di Filmitalia e Paolo Noto, professore associato del Dipartimento delle Arti all’Alma Mater.