REDAZIONE BOLOGNA

Kebhouze, il fast food di Gianluca Vacchi regala preservativi fuori una scuola media. È polemica: ecco la risposta

È successo davanti un istituto di Roma e i genitori non l’hanno presa bene. La mascotte si scusa su Instagram ma sensibilizza sull’efficacia dell’educazione sessuale ed esclude l’imprenditore bolognese dalla querelle

Bologna, 15 marzo 2023 – Si sa che in quell’età arriva il momento per gli adolescenti di acquisire nuove consapevolezze, ma ai genitori dei ragazzi della scuola media di via Col di Lana, nel quartiere Prati di Roma, l’idea di lanciare dei preservativi gratis ai loro ragazzi per pubblicizzare un fast-food non è affatto piaciuta. 

La polemica sui gadget 

È successo ieri, quando la mascotte di Kebhouze, la nota catena di kebab aperta da Gianluca Vacchi nel 2021, ha atteso – e che attesa – un bus alla fermata Atac per recarsi davanti all’istituto comprensivo del Parco della Vittoria. Qui fuori, all’uscita dei ragazzi, l’enorme pupazzo ha iniziato a distribuire kit pubblicitari contenenti preservativi, fiammiferi e cartine.

Se poi, come si legge da alcune testimonianze online, il promoter ha consegnato anche un buono sconto con su scritto “Patatina gratis, con un kebab le patatine fritte sono gratis” il rebus si arricchisce di significato allusivo.

Insomma, un modo alternativo per fare pubblicità ad un fast food che però ha lasciato scontenti i genitori dei ragazzi, che hanno trovato la campagna del tutto inadatta alla loro età. E scoppia la protesta attorno all’imprenditore e influencer di Bologna.

La risposta della mascotte

Arriva oggi la replica della mascotte di Kebhouze che con un po’ di ironia ammette di avere un po’ esagerato. Lo fa con il canale Instagram del fast food di Vacchi, pubblicando una serie di storie che tra il serio e il faceto chiede scusa ai genitori, ma sensibilizza sul tema della prevenzione sessuale.

“Scusatemi babies ho esagerato come mio solito – scrive nelle didascalie delle stories – ma usateli quei preservativi”.  

Spiega la mascotte, che in Italia la prevenzione contro le malattie sessualmente trasmissibili, nonostante sia fondamentale, è poco diffusa e in generale l’educazione sessuale poco trattata. “Andrebbero trovate delle modalità più al passo coi tempi per fare di questa materia un punto fondamentale del percorsi di formazione dei più giovani”.

La questione Gianluca Vacchi

La mascotte ha anche chiarito il ruolo di Gianluca Vacchi nella vicenda. L’imprenditore bolognese, infatti, è un finanziatore dell’azienda, “una figura esterna – scrive sempre il canale Ig di Kebhouze – rispetto all’operatività quotidiana, compresa la comunicazione e il marketing”. In questo senso, lo staff interno del fast food si assume la paternità del gesto, escludendo di fatto Vacchi.