BENEDETTA CUCCI
Cronaca

Joshua Oppenheimer torna sotto le Due Torri

Quando nel 2013 il suo film fu proiettato al Biografilm Festival, il pubblico rimase sconcertato e confuso, davanti a un...

Quando nel 2013 il suo film fu proiettato al Biografilm Festival, il pubblico rimase sconcertato e confuso, davanti a un...

Quando nel 2013 il suo film fu proiettato al Biografilm Festival, il pubblico rimase sconcertato e confuso, davanti a un...

Quando nel 2013 il suo film fu proiettato al Biografilm Festival, il pubblico rimase sconcertato e confuso, davanti a un documentario che aveva in sé tutte le caratteristiche di una novità assoluta. E che poi vinse il Lancia Award del festival bolognese, consegnato da presidente di giuria Ed Lachman, successivamente il Gran Premio della Giuria alla 71esima Mostra del Cinema di Venezia e fu anche candidato all’Oscar. ’The Art of Killing’, in italiano ’L’arte di uccidere’, portava per la prima volta Joshua Oppenheimer (nella foto) sotto le Due Torri, con una storia capace di sfumare i confini tra realtà e finzione nell’ambito di una vicenda, da noi poco nota, come quella dei massacri dei comunisti nell’Indonesia del 1965 voluti dal generale Suharto. Tornò poi nel 2014 con ’The Look of Silence’.

Oppenheimer, nel frattempo, è diventato un acclamato regista e alla prossima edizione dal 6 al 16 giugno, sarà nuovamente al Biografilm con ’The End’, il suo primo film di finzione che sarà visto al Festival in anteprima italiana: un racconto post-apocalittico già acclamato ai festival di Telluride, Toronto, San Sebastián e alla Berlinale che racconta di una famiglia costretta a vivere in un lussuoso bunker sotterraneo dopo un’apocalisse ambientale e da qui parte all’esplorazione delle profondità più inquietanti dell’animo umano, in linea con la cifra stilistica dei precedenti lavori del regista americano.

Oppenheimer a Bologna sarà accompagnato dal protagonista George MacKay (1917, The Beast), che nel film recita accanto a Tilda Swinton, Michael Shannon e Moses Ingram. L’artwork della ventunesima edizione di Biografilm è ispirato proprio a The End ed è stato realizzato da studenti e studentesse del corso di Graphic Design dell’Accademia di Belle Arti, sotto la guida del docente Danilo Danisi, nell’ambito di Biografilm Creative Hub.

Benedetta Cucci