AMALIA APICELLA
Cronaca

"Jimmy Villotti, maestro d’arte della città"

La Turrita d’Argento in memoria, la moglie Natascia: "Una carezza all’anima". Fra gli amici alla Strada del Jazz anche Carboni

"Jimmy Villotti, maestro d’arte della città"

La Turrita d’Argento in memoria, la moglie Natascia: "Una carezza all’anima". Fra gli amici alla Strada del Jazz anche Carboni

Nel giorno in cui Jimmy Villotti è stato legato indissolubilmente da una stella alla sua città, il Comune gli ha conferito la Turrita d’argento alla memoria. La stella posata in via Orefici è quella del jazz e Jimmy, scomparso a dicembre dello scorso anno, ieri, con la sua chitarra, è entrato far parte del firmamento assieme ad Amedeo Tommasi. Al ricordo ha partecipato anche Luca Carboni, tornato in mezzo alla gente nella sua Bologna dopo i due anni lontano dai riflettori. "Jimmy era un cittadino prestigioso della città – ha detto il sindaco Matteo Lepore –. L’onore si accompagna a un sentimento di amicizia e di gioia. Credo che Villotti per Bologna sia stato un maestro d’arte, un maestro di musica, un grandissimo musicista, dal quale sono nate tante canzoni e progetti, ma anche generazioni di artisti e musicisti. Jimmy è stato un pensatore della città: i suoi discorsi e i suoi scritti sono pensieri sulla vita, sull’amore, sull’arte, sul linguaggio della musica".

A ritirare il riconoscimento a Palazzo d’Accursio è stata la moglie Natascia Mazza, che Jimmy aveva sposato nel 2013. "Ricevere la Turrita per me è come una carezza all’anima. Jimmy è presente, la sua arte e la sua umanità rimarranno una testimonianza preziosa", ha confessato Mazza che ha donato alla città il vinile postumo del marito, uscito il 6 settembre, dal titolo Jimmy Villotti. Accanto a Natascia, si sono stretti gli amici di una vita di Jimmy, prima di ricordarlo sul palco della Strada del Jazz: Fio Zanotti, Tobia Righi, il professore Giorgio Bonaga, Roberto Morgantini e il sassofonista Valerio Pontrandolfo che ha chiuso la cerimonia con un omaggio musicale."Non ha mai detto una frase volgare, era modestissimo, gentilissimo – ha detto, dal palco di via Orefici, il filosofo Stefano Bonaga –. Dio non avrebbe potuto fare un uomo migliore di Jimmy".

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