Tra gli effetti collaterali del patto elettorale che è saltato c’è anche questo: Azione non sarà nemmeno alla Festa dell’Unità di Bologna, nel 2022 ’soltanto’ provinciale, che comincerà il 25 agosto. In una kermesse a forte traino identitario, con la campagna elettorale più complessa di sempre a fare da sfondo, nessuno dei partiti fuori dalla coalizione di centrosinistra sarà della partita, a meno di novità dell’ultim’ora. Compresi quindi Azione e Italia Viva, forse in procinto di creare il terzo polo. "E’ ancora tutto molto in divenire – assicura Alice Morotti, che per la Federazione bolognese si sta occupando della programmazione dei dibattiti –. Possiamo tranquillamente dire però che parteciperà alla Festa chi rappresenta i nostri valori". Tradotto, impossibile un caso come quello legato all’esponente di Fd’I Galeazzo Bignami. Principio sostanzialmente già assodato, di ufficiosi ci sono i temi al centro dei dibattiti. Molto arriverà anche dalle battaglie portate avanti dal Comune di Bologna: ambiente (probabile un panel sulle città green con altri sindaci), diritti (Ius Soli), mobilità, forse anche il Cannabis talk. "Sulla composizione dei dibattiti avremo un quadro più chiaro al completamento delle liste e dei collegi – aggiunge Morotti –. Ora stiamo lavorando soprattutto sui temi, anche nazionali".
Atteso ovviamente il segretario Enrico Letta (in apertura probabilmente, il cambio in chiusura potrebbe darglielo Peppe Provenzano, che potrebbe avere due iniziative), tra i big si spera di avere Romano Prodi. Sicuri tutti i locali, in testa il sindaco Matteo Lepore e Stefano Bonaccini. "I ristoranti dell’anno scorso ci saranno tutti, compresa l’Antica Ricetta – sottolinea la responsabile dell’Organizzazione del partito, Giulia Caciolli –. Dal 16 i volontari saranno alla Festa per gli stand, in molti aspettano news dalla chiamata nazionale, ma diversi territori si stanno già muovendo autonomamente".
Paolo Rosato