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Ius Soli, cos'è e cosa prevede

Dalle idee della politica bolognese elle proposte di legge. Cosa c'è da sapere

Ius Soli, cos'è e cosa prevede

Bologna, 27 giugno 2022 - Lo chiamano 'Ius Soli', e il termine latino indica il 'diritto di suolo', ovvero, almeno dal punto di vista giuridico, la possibilità di ottenere la cittadinanza di un Paese solo per il fatto di essere nati sul suo territorio, indipendentemente dalla cittadinanza dei genitori. Un tema al centro del nuovo statuto comunale, in fase di votazione oggi in Consiglio comunale.

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E Bologna, proprio su questo è stata capofila. La proposta è quella di dare la cittadinanza italiana onoraria ai minori stranieri residenti in città seguendo alcuni precisi criteri, ovvero con un percorso scolastico alle spalle. Il tema, nemmeno a dirlo, ha creato scompiglio nell'opposizione, con tanto di picchetti anti Ius-soli.

Quando si applica ora lo Ius Soli in Italia 

Attualmente, in Italia, lo Ius Soli si applica, come norma residuale, in tre casi: per nascita sul territorio italiano da genitori ignoti; per nascita sul territorio italiano da genitori apolidi (ovvero senza patria e senza cittadinanza); per nascita sul territorio italiano da genitori stranieri impossibilitati a trasmettere al soggetto la propria cittadinanza secondo la legge dello stato di provenienza.

La proposta di legge

La proposta di legge sulla riforma della cittadinanza, presentata dal presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera e deputato del Movimento 5 stelle, Giuseppe Brescia,  è approdata il 24 giugno alla Camera. Il testo può essere sempplificato in due semplici articoli.

Con questa proposta potrà acquistare la cittadinanza italiana il minore straniero nato in Italia o che vi ha fatto ingresso entro i 12 anni che abbia risieduto legalmente e senza interruzioni in Italia e che abbia frequentato regolarmente, nel territorio nazionale, almeno cinque anni di scuola. Per avviare la pratica servirà una dichiarazione di volontà che dovrà essere presentata da entrambi i genitori legalmente residenti in Italia. È una legge insomma che fissa criteri precisi. 

Questa nuova proposta potrebbe permettere a tantissimi bambini nati e cresciuti in Italia di ottenere la cittadinanza con più facilità rispetto all’attuale trafila burocratica. La proposta sembra avere un consenso abbastanza trasversale: hanno infatti votato a favore PD, M5S, Italia Viva e soprattutto Forza Italia, quest’ultima staccandosi dal resto del centrodestra.