Bologna, 17 novembre 2022 - Uno Ius soli alla bolognese. Lo definisce così il provvedimento 'made in Bo' “per essere bolognesi dal primo giorno“, il sindaco Matteo Lepore. Un provvedimento da comunicare a tutta la comunità, a partire dalle scuole. Da qui, l’evento clou sarà il 22 novembre al Teatro delle Celebrazioni con le classi II e III delle scuole secondarie di primo grado (quasi mille studenti), di cui il Resto del Carlino è media partner. In quell'occasione il sindaco consegnerà le pergamene simbolo della cittadinanza onoraria ai rappresentanti delle scuole. “Non parliamo solo di una pergamena, o di un pezzo di carta, ma dell’appartenenza a una comunità. Per questo il nostro giornale vuole raccontare questo percorso“, spiega la direttrice di QN, il Resto del Carlino, La Nazione e il Giorno, Agnese Pini.
L'iter
Tutto è cominciato dalla modifica dello Statuto del Comune, con l’inserimento dello Ius soli e il conferimento della cittadinanza onoraria ai minori nati in Italia o che abbiano compiuto sotto le Due Torri almeno un ciclo scolastico. “Chi nasce a Bologna è bolognese, ma anche chi frequenta qui le scuole. La bolognesità significa sentirsi parte di una comunità, a prescindere dalle idee politiche“, dice il sindaco.
La campagna di comunicazione
Da qui, il via a una campagna con manifesti affissi sulla facciata di Palazzo d’Accursio (oltre a un allestimento temporaneo nel cortile Guido Fanti), nelle biblioteche, nelle scuole, in collaborazione con ’Dalla parte giusta della storia“ con la fotografia di Margherita Caprilli.
L'evento
L’appuntamento clou con le scuole si terrà il 22 novembre dalle 9.30 alle 11 al teatro delle Celebrazioni di via Saragozza 234, ed è curato da Mismaonda in collaborazione con la campagna ’Dalla parte giusta della storia’. Sul palco, oltre al sindaco, influencer, attivisti, tiktoker, artisti, sportivi, scrittori e scrittrici. In scena interverranno Don Ciotti (presidente di Libera), l’attore Shi Yang Shi, la rpiam tiktoker col velo, Aoda Djouf Mbengue, lo You Tuber Luis Sal che dialogherà con Zubaer Adbhuiya Hossain, la podcaster Leila Belhadj, Valerio Cucci della Fortitudo Basket, Emanuela Fiore della Volley Team Bologna, Alberto Bebo Guidetti de lo Stato Sociale, l’attrice Laura Gnudi, Marianna The Influenza, l’attivista di Action Aid Deepika Salhan, il rapper Tommy Kuti. Nel corso dell’evento ci saranno i disegni di Edo Massa e modererà l’incontro il filosofo pop Andrea Colamedici. “Parleremo di lotta al razzismo, ma con ironia“, spiega Mariangela Pitturru di Mismaonda. Con un obiettivo, su tutti: spiegare che cosa significa essere cittadini. "Essere bolognesi significa avere pieni diritti, ma anche pieni doveri. La cittadinanza non è un regalo, ma essere persone libere e consapevoli", spiega Lepore. Che, in questi giorni, ha già fatto un paio di incontri nelle scuole, alle Farini e al Belluzzi Fioravanti.
Che cosa succede in Parlamento
Nell’attesa che un giorno lo Ius soli diventi legge dello Stato: "Dal Parlamento me lo aspetto. Anche se c’è una maggioranza diversa dalla nostra, in un Parlamento moderno i diritti di civili devono costituire una bandiera per tutti", conclude il primo cittadino.