BENEDETTA CUCCI
Cronaca

Irvine Welsh, la controcultura senza sconti

Lo scrittore scozzese, divenuto un cult con ’Trainspotting’, sarà in città il 29 ottobre per l’uscita del suo libro ’Resolution’

Irvine Welsh, la controcultura senza sconti

Lo scrittore scozzese, divenuto un cult con ’Trainspotting’, sarà in città il 29 ottobre per l’uscita del suo libro ’Resolution’

Il 29 ottobre a Bologna è l’Irvine Welsh Day. Una giornata tutta per l’autore scozzese di culto, rimasto nel cuore del pubblico mondiale per l’esordio letterario folgorante di ’Trainspotting’ nel 1993 e poi seguito attraverso le altre sue avventure. Come ’Crime’, ad esempio, primo romanzo dove il poliziotto Ray Lennox si configura nel ruolo di protagonista (è citata anche Bologna, che diventa però una città della Florida) per trascinare poi i lettori nella seconda avventura ’I lunghi coltelli’ e, dal 22 ottobre, nella terza, intitolata ’Resolution’.

Proprio questo è il libro che Welsh verrà a presentare in città il 29 ottobre alle 20,30 al Bravo Caffè, con un reading ma anche in dialogo con Enrico Brizzi, lo scrittore bolognese fresco di sequel, avendo da poco pubblicato ’Due’, l’atteso seguito del suo best seller ’Jack frusciante è uscito dal gruppo’. Ma la sua giornata, organizzata da Solid Bond Agency – One Boris, intitolata ’I am Irvine Welsh’, proprio come il documentario di prossima uscita, sulla sua incredibile vita personale, prevede altre due tappe: alle 18,45 sarà al cinema Odeon per introdurre ’Trainspotting’, il film di Danny Boyle restaurato in 4k, che con quasi 30 anni sulle spalle (è uscito nel 1996 con Ewan McGregor, Robert Carlyle, Ewen Bremner, Jonny Lee Miller e Kevin McKidd) mantiene tutta la freschezza di una storia che potrebbe essere facilmente del 2024. Basta ricordare una serie di slogan attualissimi che incorporano riflessioni sull’esistenza e sul futuro dentro gli schemi: "Scegliete la vita; scegliete un lavoro; scegliete una carriera; scegliete un maledetto televisore a schermo gigante… E alla fine scegliete di marcire; di tirare le cuoia in un ospizio schifoso" e sotto corre Lust for Life di Iggy Pop.

Questo arrivo in città dello scrittore che ha cantato la lost generation anni Novanta scozzese (divenuta però universale) è come se Bologna l’avesse atteso per 30 anni. Perché all’ombra delle Due Torri, gli anni Novanta, coi centri sociali portatori di cultura musicale assoluta e contro-cultura esistenziale, con la musica techno, acid o house e i rave, in quegli anni che offrivano ancora un bel po’ di alternative di incontro ai giovani, si respirava un po’ quell’umore, totalmente scomparso nella contemporaneità, come una puntina di giradischi che alla fine del 33 giri deraglia.

Per chiudere in bellezza Irvine Welsh andrà a fine serata al Locomotiv, dove alle 23,30 salirà in console (preceduto da Piero Casanova, già protagonista delle serate Soul Shaker e della Riviera Beat era) per un personalissimo dj set che andrà dall’elettronica seminale Anni ’90, al rock fuso con i sintetizzatori e le batterie elettroniche, all’evocativa acid house presente in tanti suoi romanzi, fino ai brani prodotti da lui stesso con la sua etichetta discografica e in varie collaborazioni. Il pubblico può quindi scegliere il suo momento Welsh o abbracciare tutta la giornata.

In particolare al Bravo Caffè (info e prenotazioni tavoli 051 266112 / 3335973089 www.bravocaffè.it) con Brizzi, l’autore leggerà e commenterà brani tratti dalle sue principali opere letterarie e i partecipanti potranno portare con sé, in forma cartacea, i libri del cuore per essere autografati, ma troveranno anche l’ultimo romanzo in anteprima, grazie alla presenza della Libreria Trame.