Bologna, 27 aprile 2024 – Non c’è pace per il liceo Fermi dove la scorsa notte sono entrati, sfondando una porta vetri del terzo piano ovest. Subito il preside Fulvio Buonomo ha sporto denuncia alla polizia, cui sono stati consegnati i video delle telecamere. Tutto questo accade dopo i circa 10mila euro di danni provocati dall’occupazione.
Danni che dovranno essere ripagati dai responsabili della protesta, come annunciato dal preside. Quanto all’effrazione, percorsa la scala antincendio, i soliti ignoti sono saliti al terzo piano, entrando nel Fermi sfondando la porta antipanico. Subito è scattato l’allarme, ma all’arrivo la vigilanza non ha visto nessuno. Chi è entrato, intanto, aveva scaricato due estintori nel corridoio.
"Al momento non sembra ci siano stati furti – avverte il preside –, ma è stato necessario spostare 5 classi in altri ambienti della scuola perché tutto il pianerottolo era inagibile a causa della polvere degli estintori". Ieri mattina è arrivato il tecnico che ha riparato la porta antipanico ed è stata chiamata una ditta per la pulizia straordinaria che si concluderà oggi.
Non c’è pace neppure all’Iis Belluzzi Fioravanti, il cui blocco centrale è stato devastato da un gruppo di studenti: aperti gli estintori, banchi e sedie volati fuori dalla finestra, armadietti rovesciati, computer rubati, muri dei bagni imbrattati, porte sfondate. Pura furia come si evince dai video, tutti in mano alla Digos. Diecimila gli euro già sborsati dall’istituto, ma la conta salirà in modo vertiginoso. Cominciano già a fioccare le prime sospensioni. Come si evince dai social. Al netto delle Rsu che ribadiscono, in una nota, di viaggiare compatte, muto è invece il Collegio dei docenti. In attesa del Consiglio di Istituto, il preside Vicenzo Manganaro invita gli studenti a elaborare quanto accaduto, scrive nella mail a tutta la comunità di via Cassini, "seguendo questa traccia: il 22 aprile la nostra scuola è stata danneggiata; usa questo foglio per esprimere cosa hai provato (puoi usare parole o altre forme espressive)".
La riflessione, scrive il preside, "sarà formalizzata come attività di Educazione civica (senza valutazione), da svolgersi nell’aula in cui si trova la classe come da orario (venerdì 26 aprile dalle 9 alle 9,50, ndr). Al termine, i rappresentanti di classe si occuperanno di raccogliere il materiale e di elaborarne una sintesi con l’aiuto del docente". Al suono della campanella "i fogli verranno riposti nella busta e custoditi nell’aula della classe. Il materiale raccolto potrà in seguito essere oggetto di un’assemblea di classe. Il frutto di questo lavoro sarà portato come spunto di discussione in un’assemblea allargata alla partecipazione di rappresentanti di famiglie, studenti e personale scolastico (docenti e ata)"