Intrappolato nel furgone, corriere salvato

Il mezzo si è chiuso mentre l’uomo era nel vano di carico. Dopo l’allarme al 112, i carabinieri hanno forzato il portellone laterale

Intrappolato nel furgone, corriere salvato

Il corriere intrappolato nel furgone è stato liberato dai carabinieri

Intrappolato nel retro del furgone, sotto il sole del mattino di agosto. Due ore così. Senza acqua, senza aria condizionata, con le temperature che sfioravano i 38 gradi fuori, figurarsi in quel contenitore di lamiera arroventato. Ha rischiato davvero la vita un corriere di 37 anni, salvato l’altra mattina attorno all’ora di pranzo dai carabinieri del Radiomobile di Borgo Panigale. Erano circa le 12,15 quando è arrivata sul 112 la telefonata del corriere espresso, che, confuso e ormai quasi senza forze, ha riferito di essere chiuso, da circa due ore, nel vano di carico del suo furgone, che aveva parcheggiato in via Belvedere a Zola, strada dove era arrivato per fare una consegna a domicilio per conto di una compagnia di trasporti internazionale. Una zona di campagna, con un paio di case e soltanto alberi e campi intorno. Per questo, dopo aver urlato a squarciagola per chiedere aiuto, senza essere però sentito da nessuno, e dopo aver tentato di aprire da sé il portellone, senza riuscirci, l’uomo si è deciso a chiedere aiuto ai carabinieri.

Appresa la notizia e considerate le temperature elevate di questi giorni, i carabinieri si sono precipitati in via Belvedere, riuscendo a individuare velocemente il mezzo, parcheggiato ai margini della strada. Quando si sono avvicinati al furgone, i militari hanno avvertito i lamenti dell’uomo intrappolato all’interno. Considerata la necessità di intervenire subito, i militari hanno forzato il portellone laterale, che si era bloccato probabilmente a causa della pendenza del terreno e a causa di un sistema di sicurezza automatico secondario che era scattato, rendendo impossibile l’apertura dall’interno. Una volta liberato dai carabinieri, il corriere è apparso in condizioni critiche: era sudato, disidratato, confuso e non riusciva nemmeno a stare in piedi. Dopo averlo tranquillizzato, i militari del Radiomobile hanno allertato il 118. All’arrivo dei sanitari, il trentasettenne è stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso del Maggiore, dove è stato sottoposto ad accertamenti e reidratato.

n. t.