Intesa Pubblica assistenza-Uil: risorse e assunzioni

"L’accordo garantisce i servizi di emergenza e urgenza nella media valle del Reno".

Intesa Pubblica assistenza-Uil: risorse e assunzioni

Intesa Pubblica assistenza-Uil: risorse e assunzioni

"Un accordo che garantisce la continuità di servizi di emergenza e urgenza nella media valle del Reno, tra Sasso Marconi e Marzabotto ed un modello che potrebbe diventare un esempio per tutte le pubbliche assistenze dell’area metropolitana di Bologna". Sono solo gli aspetti salienti dell’accordo sindacale sottoscritto dalla dirigenza della Pubblica assistenza Sasso Marconi: l’associazione volontaria alla quale è affidato il servizio di soccorso e trasporto sanitario nel territorio di Sasso e in quello di Marzabotto. E questo grazie al lavoro dei volontari affiancati, da alcuni anni, da sette dipendenti: un impiegato e sei soccorritori tutti rappresentati dal sindacato di settore Uil. Lo sottolinea Umberto Bonanno, responsabile area metropolitana Uil-fpl terzo settore, che lo scorso anno sui temi della copertura del servizio di emergenza in periodo estivo aprì una vertenza che venne conclusa positivamente, e che ora registra altri punti di accordo.

"Il verbale dell’accordo contiene punti importanti in tema di vestizione, buoni pasto, ferie, assunzione di un dipendente nel settore amministrativo, l’installazione di una ‘dash cam’ su tutti i mezzi, e l’avvio della campagna alcol ai soli dipendenti e o volontari con qualifica di autisti – sintetizza Bonanno – siamo soddisfatti del risultato ottenuto, che con il riconoscimento dei tempi di vestizione, 44 euro al mese da erogare con cadenza trimestrale, e il riconoscimento dei buoni pasto sia diurni che notturni, faranno sì che per tutti i dipendenti in busta al mese ci saranno risorse per circa 200 euro, ma il percorso prevede anche due nuove assunzioni a copertura delle ferie estive e non solo".

Il responsabile di categoria sindacale aggiunge, su questo contratto di secondo livello, che è intenzione delle Uil Fpl di Bologna di estenderlo a tutte le pubbliche assistenze dell’area metropolitana di Bologna.

g. m.