Bologna, 15 gennaio 2024 - L'influenza è in crescita e la preoccupazione aumenta, anche a Bologna, dove "con grande fatica stiamo reggendo il colpo", commenta la direttrice dell'Irccs, Chiara Gibertoni. Al Sant'Orsola, infatti, sono "nove gli intubati in terapia intensiva per influenza e tutti non vaccinati - continua Gibertoni -. Un dato atteso in relazione al picco pandemico e questo fa riflettere, come abbiamo detto tante volte, su come con le vaccinazioni si può evitare il peggio, anche per un virus influenzale, che sappiamo poter dare delle complicanze polmonali impegnative".
Sul resto, "il flusso del pronto soccorso al Sant'Orsola come in tutti gli ospedali è estremamente intenso - evidenzia la direttrice -. C'è stato un grande aiuto da parte di tutte le unità operative. Stiamo cercando di evitare di limitare l'attività programmata chirurgica, perché questa purtroppo è sempre la conseguenza di quando al pronto soccorso si rivolgono molti cittadini da ricoverare. Fino ad ora, ci siamo riusciti, anche con una serie di nuove iniziative, che stanno dando il loro frutto. Devo ringraziare l'organizzazione che è sotto stress".
Per il momento, quindi, "continuiamo con il programma operatorio come stabilito - conclude Gibertoni -. Considerando che il Sant'Orsola è un grande polo di attrazione, quindi le liste di attesa sono lunghe, questo è un risultato ottimo". Nel dettaglio, "abbiamo organizzato uno spazio per anticipare le dimissioni - spiega la direttrice -. Una volta definito il percorso di riovero, riorganizziamo gli spazi del pronto soccorso, chiedendo ai reparti internistici di anticipare il più possibile la dimissione, che a volte viene organizzata nel primo pomeriggio e terminata la notte il posto letto è molto urgente. Ci sono quindi delle volte in cui il paziente sosta ancora cinque o sei ore in pronto soccorso, il letto è già stato assegnato, ma fisicamente l'occupante non è ancora stato dimesso. Stiamo cercando di anticipare la disponibilità del letto nei reparti, riorganizzando lo spazio di attesa in pronto soccorso. Una specie di stanza di degenza anticipata".
I dati evidenziano l'importanza delle vaccinazioni, che in Emilia-Romagna sono arrivate a "900 mila - segnala l'assessore Raffaele Donini -. La raccomandazione è che, nonostante sembra che il picco sia arrivato, le persone più fragili possono ancora eseguire il vaccino".