Bologna, 9 marzo 2024 - Noti influencer e digital creator bolognesi nel mirino della Finanza.
L’operazione nasce nel 2022si è chiusa con il recupero a tassazione per oltre 11 milioni di euro, attraverso l'approfondimento di due differenti contesti operativi.
Il primo ha riguardato 4 influencer, seguiti da 50 milioni di follower in totale: l’imprenditore, dj e star del web Gianluca Vacchi, lo youtuber che ha fatto causa a Fedez Luis Sal, Giulia Ottorini, Eleonora Bertoli.
Secondo quanto emerso, la Finanza avrebbe chiesto a Gianluca Vacchi e Luis Sal cifre che, rispettivamente, si aggirerebbero intorno ai 7 e ai 2 milioni di euro. Nel caso di Gianluca Vacchi, però, questa cifra sarebbe riferita ad attività legate al rapporto dell’influencer come ‘persona fisica’ con le sue società, piuttosto che a sponsorizzazioni o altre forme di guadagno legate ai social network. “La maggior imposta accertata dai verificatori – ha spiegato il legale di Vacchi, avvocato Gino Bottiglioni – ammonta a circa 6mila euro e si riferisce, non a proventi occultati, ma a costi dei quali è stata contestata la piena deducibilità”.
Per Ottorini e Bertoli, completamente sconosciute al fisco, le Fiamme Gialle hanno dovuto ricostruire i proventi ottenuti non solo attraverso pubblicazioni sui social e collaborazioni professionali avviate con aziende ("influencer marketing") ma, anche e soprattutto, mediante l'inserimento di contenuti su popolari siti d'intrattenimento per adulti.
Il secondo contesto ha invece riguardato 5 digital creator (tutti sconosciuti al fisco) molto attivi nella pubblicazione di prestazioni a pagamento sul web: ‘sex workers’ in piattaforme come Only Fans e Escort Advisor.
Per tre di loro è stata segnalata all'Agenzia delle Entrate l'applicazione di una particolare addizionale alle imposte sul reddito introdotta dalla legge di bilancio 2006 a carico di chi produce, distribuisce, vende e rappresenta materiale per adulti anche in formato multimediale.
L'importo di tale addizionale, per un totale di circa 200mila euro, è destinato agli interventi a favore del settore dello spettacolo, tra i più penalizzati dalla pandemia.
Recuperati 11 milioni di euro
Generalmente gli influencer si sono dimostrati ampiamente collaborativi, aderendo prontamente ai rilievi mossi e versando all'Erario gli importi dovuti. Solo in qualche caso, fanno sapere le Fiamme Gialle – si sono riservati di effettuare approfondimenti ulteriori, prima di proseguire la procedura avanti agli uffici finanziari.
Come e quando è nata l’inchiesta
L’inchiesta della Finanza è nata nel 2022 nell’ambito delle verifiche sul boom del fenomeno degli influencer nel post Covid: sono disponibili online, infatti, tariffari che esplicitano quanto possono guadagnare gli influencer tramite la pubblicazione di stories e post in relazione al numero di follower.
Da parte delle Fiamme Gialle, è stato fatto un confronto fra i redditi percepiti e quelli riportati nelle dichiarazioni dei redditi rilevando delle incongruenze.
I controlli
Tre le ‘voci’ controllate negli accertamenti della Finanza sui guadagni, che hanno riguardato influencer e creatori di contenuti digitali ci sono: post sui social, collaborazione con le aziende, il cosiddetto 'influencer marketing', e contenuti inseriti sulle piattaforme per adulti.