Incubo maltempo sull’Appennino bolognese. Sono bastate poche ma battenti piogge, nel tardo pomeriggio, per mettere in ginocchio parte del territorio montano attorno a Bologna. In un paio di ore, infatti, sono caduti 100 millimetri di acqua. Alle 22 circa, soglia rossa raggiunta dal Silla e dal Samoggia a Bazzano, mentre Arpae segnala la soglia arancione per il Sillaro a Castel San Pietro e per l’Idice a Ozzano.
La Porrettana (strada statale 64), già dalle 17, era inagibile in più punti per allagamenti, prevalentemente tra Vergato e La Carbona. Nello stesso tratto si sono verificati alcuni importanti smottamenti che ne hanno necessitato la chiusura, causando ulteriori disagi ai tanti automobilisti in strada. Si moltiplicavano gli appelli a non percorrere la strada, per non restare intrappolati.
Sempre a Vergato grandi disagi anche sono stati segnalati alla caserma dei locale distaccamento dei vigili del fuoco che, in poche ore, si è allagato per la terza volta. Ad avere la peggio, con le piogge, la frazione Berzantina di Castel di Casio che è finita completamente sott’acqua: le strade si sono trasformate in fiumi da ‘guadare’ con l’acqua che arrivava ai finestrini delle macchine, i bidoni sono stati trascinati via dalla corrente e alcune auto sono rimaste bloccate nei sottopassaggi. I video mandati da alcuni cittadini, in tarda serata, mostravano una situazione complicata, con veicoli che faticavano a ’guadare’ i torrenti improvvisati. Disagi anche in piazza a Porretta Terme dove ci sono stati allagamenti causati dalla tracimazione dei tombini, e dove a causa della piena del Rio Maggiore che scendeva dalla montagna alcune case hanno iniziato ad allagarsi.
Caos anche a Granaglione, a Gaggio Montano, dove nei garage c’è un metro di acqua e a Cereglio di Vergato dove le strade sono state spazzate via e cosparse da sassi e fango. Tantissimi gli interventi dei vigili del fuoco delle stazioni appenniniche, da Monzuno a Gaggio, da Monghidoro a Vergato.
La pioggia, ancora in tarda serata, continuava a scendere in modo copioso.
Zoe Pederzini