Bologna, 19 settembre 2024 – Il fango e l’acqua si sono riappropriati del manto stradale, le pareti di roccia hanno ripreso a sciogliersi sotto la forza delle piogge, i fiumi si sono ingrossati e i cittadini hanno ricominciato ad avere paura. Il maltempo, per tutta la giornata di ieri e fino a dopo la mezzanotte, ha imperversato senza tregua sul territorio bolognese, dall’Appennino alla Bassa. Complessivamente, sarebbero 165 le persone evacuate nel Bolognese, ma decine di famiglie hanno passato la notte ai piani alti delle abitazioni.
In serata, a causa dell’allerta meteo e del protrarsi delle forti piogge che hanno ingrossato il Savena, il Comune di Bologna ha emanato una ordinanza di evacuazione degli edifici in zona San Ruffillo-Lungosavena per chi abita in via Bosi, via Pietro d’Anzola, via Toscana (civici 157, 159, 161, 209, 211, 213 e dal civico 175 al civico 181), via del Paleotto (ai civici dispari dal’1 al 9/4). Inoltre, è stata decisa la chiusura per oggi di altre scuole (oltre a medie e superiori): Casaglia, Villa Teresa (Rizzoli), Beltrame (Rizzoli), Bacchi Gabelli (Bellombra), Ferrari e Pavese (IC 13 Savena), Cremonini Ongaro (IC 19 Bellombra), Avogli (IC 8 dentro alle Carracci), Longhena (IC 19). Evacuati anche i residenti di via Andrea Costa, a Rastignano, dal civico 2 al 32.
E il Comune di Bologna in tarda serata ha mandato l’allerta: “Alla luce degli intensi rovesci in atto sulla città e sulla collina di Bologna nelle ultime due ore, si prevede un innalzamento significativo del torrente Ravone. Pertanto, in via del tutto precauzionale, si allertano i cittadini della zona Saffi e coloro i quali, lo scorso anno, hanno subito danni a cantine e negozi. Queste le vie interessate: via Saffi nei pressi del Ravone, via Montenero, via del Chiù', via della Ghisiliera, via Dotti, via Andrea Costa (all'altezza di San Paolo di Ravone), via Zoccoli, via Basizza e in tutte le vie adiacenti al torrente Ravone, zona via Felice Battaglia e via del Genio”.
Il livello del Reno nelle ultime ore si è alzato per cui, a scopo precauzionale, allerta il Comune di Bologna “occorre evacuare i piani interrati, seminterrati e i piani terra degli edifici delle abitazioni più prossime al fiume di via del Migliario e di via Berleta in zona Birra. I residenti poco dopo l’1,30 hanno ricevendo informazioni dalla Polizia locale.
A Budrio l’amministrazione comunale ha deciso di evacuare nei pressi della Motta. Poco dopo le 16 di ieri, e visti i livelli del fiume Idice che a maggio scorso aveva causato molti danni, oltre che il crollo del Ponte della Motta, la Polizia Locale, a seguito di un’ordinanza del sindaco Debora Badiali, ha evacuato alcune zone a ridosso dell’Idice, in particolare di 120 residenti di via Budella 8-9-10, via Donzone 3-4-5-8-10-11-12-13-14, via Larghe Vedrana 1-2, via Ponti 3-6-7-8-11-12-13-14-15-16-17, via Rondanina 2-4-6-6A-7-8-9/A-9/B-9/C-10-11-11A-12-13-14-15, via Spino Bianco 2-3-4 e via Zenzalino Nord 154. Accoglienza al palazzetto comunale per chi non avesse altre soluzioni. Evacuate 10 persone anche a Molinella in via Barabana.
A Castenaso, invece, l’amministrazione ha blindato le aree verdi del parco ‘Bassa Benfenati’ inclusa l’area di sgambamento cani; l’area ‘parco della Chiusa’ (anche detto parco della Rocca); l’area verde vicina al Ponte della Pedagna, inclusa l’area di sgambamento cani; il sentiero Cai 801 tra ponte di via Nasica e via Fiumana Destra presso i laghetti di Madonna di Castenaso; entrambi i sentieri in destra e sinistra idraulica del Fiume Idice. Grave per tutta la giornata la situazione in Appennino. Maggiormente colpito, ancora una volta, il territorio di Monterenzio, già martoriato dal maggio 2023. A dare problemi la sp7 Idice: le pareti rocciose hanno ripreso a sgretolarsi causando colate di fango, sassi e tronchi sulla carreggiata ,tanto da necessitare la chiusura del tratto che va da Bisano a Cà di Corradini. In serata, l’Idice è esondato in più punti rendendo la strada quasi impraticabile. La Futa è stata interrotta, a Loiano, tra la località Casoni ed il territorio di Barbarolo, da una colata di terreno franata dalla collina. Sempre a Loiano, a Roncastaldo, in via Molino Mingano, nel pomeriggio c’è stato un intervento dei pompieri di Monghidoro che hanno evacuato sei persone, tra cui anche bambini, da un’abitazione che si era trasformata in una trappola di acqua e fango. La Fondovalle Savena è rimasta percorribile fino a sera, ma gli allagamenti hanno poi reso necessaria la chiusura, isolando quella parte di montagna.
A Monzuno, infine, sempre verso le 17 di ieri, è stata disposta la chiusura di via Monte Adone poco dopo il bivio per Badolo a causa della caduta dialcuni massi. Grave la situazione anche in Val di Zena a Pianoro. L’acqua dello Zena ha invaso il centro di Botteghino: è stato necessario chiamare i sommozzatori per raggiungere le case dopo l’incrocio con villa Gruppioni. Punto di accoglienza del Comune al Palazzetto dello Sport di Pianoro Nuovo, in via Nazionale 106/2. Invase dall’acqua anche alcuni ingressi delle abitazioni nella frazione sanlazzarese del Farneto: in tarda serata si valutava l’evacuazione.