Bologna, 31 maggio 2021 - Distrazione, velocità. E tanta rabbia, sfogata al volante. Un mix micidiale che, nei primi 5 mesi del 2021, ha fatto triplicare, rispetto allo scorso anno, il numero delle vittime della strada. Dati pesantissimi, quelli elaborati dall’Osservatorio regionale per la sicurezza stradale, che parlano di 29 vittime, a fronte delle 11 registrate nello stesso periodo dell’anno scorso. L’ultimo incidente mortale si è verificato sabato, lungo la circonvallazione di Crevalcore. Claudio Ghelfi, 73 anni, è stato dilaniato da una moto che, come un proiettile, lo ha centrato mentre attraversava la strada, assieme alla moglie, sotto choc.
Nel terribile scontro ha perso la vita anche il motociclista, Pablo Maglua Colon, ristoratore dominicano di 41 anni del Modenese. La sua Ducati è schizzata a cento metri dal luogo dell’impatto, tanta era la velocità. E la scorsa notte, a Imola, tre ventenni, di San Lazzaro e Bologna, sono finiti contro la rotonda di viale Amendola con la loro auto, che si è ribaltata. Alla guida c’era un albanese di 22 anni, residente in città, che è finito in prognosi riservata al Maggiore, dopo essere stato estratto dalle macerie dai vigili del fuoco. Solo per una buona dose di fortuna, non è in pericolo di vita. Nello stesso reparto c’è ancora ricoverata anche la bimba di 10 anni investita nel tardo pomeriggio di venerdì in via Azzurra, mentre in bici attraversava sulle strisce: per lei, ancora, la vita è appesa a un filo. "Stiamo assistendo a un incremento preoccupante di incidenti, anche con esito mortale – commenta Mauro Sorbi, presidente dell’Osservatorio –. Questa situazione ci impone una riflessione sulla necessità di mettere in atto strumenti capaci di dissuadere i guidatori da condotte sbagliate e pericolose. Ormai, i tre punti decurtati alla patente e i 160 euro di multa non bastano più". Nel dettaglio, a pagare il prezzo più alto, in termini di vite, in questi cinque mesi di 2021, sono stati 15 automobilisti, un camionista, sette motociclisti, tre ciclisti e tre pedoni. Le persone rimaste ferite, invece, sono 331, rispetto alle 326 dello scorso anno.
"Va sottolineato – prosegue Sorbi – che le vittime, oltre a essere quasi il triplo rispetto al 2020, superano anche i numeri del 2019, quando non era in vigore alcuna restrizione". Da gennaio ad oggi, gli accessi in pronto soccorso a seguito di incidente stradale sono stati 2.261. "Un quadro critico – spiega il presidente – che sottintende non solo un aumento delle condotte sbagliate alla guida, legate in primo luogo alle distrazioni, ma anche un’accresciuta aggressività degli utenti della strada, che sfocia sempre più spesso in incidenti, e che possiamo leggere come effetto dello stress da pandemia. Che non può però essere una giustificazione a condotte sbagliate, piuttosto un campanello d’allarme che impone sanzioni più severe per tutti, anche pedoni e ciclisti che spesso non rispettano le regole a loro tutela".