REDAZIONE BOLOGNA

Inchiesta per bancarotta. Dissequestrate a Setti le quote del Verona Calcio

La decisione della Procura, dopo l’accordo tra il patron dell’Hellas e Volpi. Era accusato di aver distratto delle azioni societarie. Ha ringraziato i suoi legali.

Inchiesta per bancarotta. Dissequestrate a Setti le quote del Verona Calcio

Dopo quattro mesi è stato revocato il sequestro dell’intera partecipazione del Verona Calcio disposto nell’ambito di un’inchiesta per bancarotta. Ne ha dato notizia il club spiegando che lo ha deciso la Procura bolognese, che c’è stata la restituzione della partecipazione alla società Star Ball Spa del patron Maurizio Setti (foto), ex vicepresidente del Bologna, e che questo passaggio è conseguente al verificarsi dei presupposti per la chiusura del fallimento H23, dopo gli accordi conclusi tra le società di Setti e quelle dell’imprenditore della logistica Gabriele Volpi, cioè Delta, Lonestar e Santa Benessere. Il 18 marzo Star Ball, socio unico di Hellas Verona, e le altre società facenti capo a Setti avevano infatti raggiunto un’intesa con quelle di Volpi, arrivando alla definizione di tutte le controversie, di natura civile e penale, insorte. Proprio il contrasto con Volpi era alla base delle indagini: gli accertamenti erano nati da un esposto delle società di Volpi, che vantava un credito nei confronti di Setti. Il sequestro preventivo, eseguito dalla Finanza a dicembre, era stato poi confermato a febbraio dal Riesame. A questo punto, bisognerà attendere di capire come si concluderà l’indagine su Setti e su un’altra persona, che riguardava presunti episodi di distrazione. Setti e le sue società hanno ringraziato il pool dei propri legali (il professor Vittorio Manes e gli avvocati Fabio Lattanzi, Nicola Avanzi e Paolo Pasetto) "per l’efficace difesa svolta".