REDAZIONE BOLOGNA

In via Rizzoli chiude Coin. Si cerca un’altra sede

La serrata del punto vendita sarà il 31 luglio. L’annuncio al tavolo del ministero

La serrata del punto vendita sarà il 31 luglio. L’annuncio al tavolo del ministero

La serrata del punto vendita sarà il 31 luglio. L’annuncio al tavolo del ministero

Il punto Coin di via Rizzoli chiuderà il 31 luglio. Ma il gruppo è già alla ricerca di un’altra sede sul territorio. È quanto emerge dal tavolo tecnico che si è tenuto al Mimit – Ministero delle imprese e del Made in Italy –, su indicazione del ministro Adolfo Urso. L’obiettivo è superare le difficoltà finanziarie manifestate dall’azienda, che nei mesi scorsi avevano portato all’avvio della procedura concorsuale. Così è pronto il piano di risanamento e rilancio del gruppo con la salvaguardia di tutti i posti di lavoro, grazie anche all’ingresso di Invitalia nel capitale societario: nei prossimi giorni l’azienda provvederà al deposito del piano. "Sosteniamo con convinzione il rilancio di questo storico gruppo commerciale – dichiara Urso – e continueremo a monitorare con attenzione affinché il percorso di risanamento si concluda con la piena tutela dei 1.390 lavoratori coinvolti".

Durante l’incontro, che ha visto la presenza dei vertici dell’azienda, delle Regioni interessate e delle organizzazioni sindacali, è stato comunicato che Invitalia, tramite il Fondo salvaguardia imprese, ha deliberato un intervento da dieci milioni di euro, pari al 30,1% del capitale. Un’iniezione di liquidità che si aggiunge ai 21,2 milioni di euro provenienti dai nuovi investitori, Sagitta Sgr e Mia Srl, e, in via residua, dagli attuali azionisti di Coin. Il commissario ha comunicato che sono già stati conclusi 330 accordi con i creditori, a testimonianza del clima di fiducia che accompagna il rilancio della catena retail italiana, che conta 34 negozi diretti e 130 store in Italia e all’estero. Oltre al punto vendita di Bologna, i lavoratori coinvolti nella chiusura degli store di Roma Lunghezza, Bufalotta e Latina sono stati ricollocati presso altri punti vendita. Lo stesso avverrà per i dipendenti dello store di Roma Termini, che chiuderà il 31 maggio, evitando così il ricorso agli ammortizzatori sociali. Quello di Vicenza, invece, resterà operativo per tutto il 2025.